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Kamala Harris, già vicepresidente degli Stati Uniti, ha recentemente espresso la sua intenzione di rimanere attiva nella politica, suggerendo che una nuova candidatura per la presidenza nel 2028 non è esclusa. In una conversazione con la BBC, ha affermato di non essere “finita” con la sua carriera politica, evidenziando la sua lunga storia di servizio pubblico.
Una carriera dedicata al servizio pubblico
Durante l’intervista, Harris ha sottolineato che la sua vita è stata caratterizzata da un forte impegno verso gli altri. Ha affermato: “Ho vissuto tutta la mia carriera come una vita di servizio ed è nel mio DNA”. Queste parole non solo riflettono il suo percorso professionale, ma anche la sua determinazione a continuare a contribuire alla società.
Un futuro potenziale alla Casa Bianca
Quando le è stato chiesto se potrebbe diventare la prima donna presidente degli Stati Uniti, ha risposto: “Possibilmente”, lasciando intendere che una nuova corsa potrebbe essere all’orizzonte. Nonostante le incertezze riguardo alla sua decisione finale, Harris ha dichiarato di avere molte strade da esplorare per continuare il suo impegno politico.
Le sfide della competizione politica
Harris ha affrontato la questione dei sondaggi che la vedono come un’outsider nella corsa per la nomination democratica del 2028. “Se avessi ascoltato i sondaggi, non avrei mai corso per il mio primo ufficio”, ha commentato, dimostrando una forte resilienza e una volontà di non farsi scoraggiare dalle statistiche. La sua esperienza passata le ha insegnato che i sondaggi possono essere fuorvianti e che il supporto popolare può cambiare rapidamente.
Critiche a Trump e al sistema attuale
Nel corso dell’intervista, Harris ha anche criticato l’ex presidente Donald Trump, definendolo un “tiranno” e accusandolo di aver strumentalizzato il Dipartimento di Giustizia. Ha affermato che molte delle sue precedenti avvertenze sul suo stile di leadership sono state confermate dalla realtà. Harris ha denunciato l’uso dei poteri federali per silenziare le voci critiche, citando episodi recenti come la sospensione di un noto comico.
Riflessioni sulla sconfitta e sul futuro
Il suo libro intitolato “107 Giorni”, che racconta la sua breve campagna dopo il ritiro di Joe Biden, offre uno sguardo profondo sulla sua esperienza e sulla delusione per la sconfitta elettorale. Harris ha ricordato i momenti difficili, esprimendo preoccupazione per il futuro del paese e riflettendo su come il tempo limitato per la campagna abbia influito sui risultati. Nonostante la sconfitta, la sua determinazione a continuare a lottare per i valori in cui crede è evidente.
Una nuova speranza per il cambiamento
Con la sua rinascita nel panorama politico, Harris sembra pronta a riprendere il suo posto e a combattere per il cambiamento. Ha dichiarato con convinzione che le sue nipoti vedranno una presidente donna nella loro vita, e che potrebbe essere lei stessa a realizzare questo sogno. La sua presenza continua nel dibattito politico americano è un segnale chiaro della sua intenzione di rimanere rilevante e attiva.