AGGIORNAMENTO ORE 17:00 – L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato condannato a 27 anni e tre mesi di carcere per aver tentato di mantenere il potere in modo illegale dopo la sua sconfitta elettorale nel 2022. La sentenza è stata emessa da un panel della Corte Suprema, che ha votato a maggioranza per la condanna su cinque capi d’accusa, tra cui la creazione di un’organizzazione criminale per sovvertire il governo di Luiz Inácio Lula da Silva.
Il verdetto della Corte
La decisione è arrivata giovedì, con quattro dei cinque giudici che hanno dichiarato Bolsonaro colpevole di aver minato la democrazia brasiliana. La giudice Carmen Lucia ha affermato che c’erano prove sufficienti del comportamento di Bolsonaro finalizzato a erodere la democrazia e le istituzioni. In una mossa controversa, il giudice Luiz Fux ha votato per l’assoluzione, creando un potenziale terreno di sfida per la sentenza.
Attualmente in arresti domiciliari, Bolsonaro rischiava fino a 40 anni di carcere. A seguito della condanna, sette suoi co-cospiratori sono stati anch’essi condannati, tra cui Walter Braga Netto, ex ministro della Difesa e compagno di corsa di Bolsonaro nel 2022.
Le reazioni alla condanna
La condanna di Bolsonaro ha suscitato reazioni forti sia in Brasile che all’estero. Secondo Lucia Newman di Al Jazeera, la sentenza è stata estremamente significativa e sorprendente. I legali di Bolsonaro hanno già annunciato che ci sono spazi legali per contestare la decisione. Nel frattempo, i sostenitori del politico stanno tentando di introdurre una legge di amnistia per liberarlo da queste accuse.
Negli Stati Uniti, il presidente Donald Trump ha definito il processo un caccia alle streghe, imponendo sanzioni contro il giudice Alexandre de Moraes e i membri della Corte Suprema brasiliana. Anche il Segretario di Stato Marco Rubio ha espresso il suo disappunto, dichiarando che gli Stati Uniti risponderanno di conseguenza a questa persecuzione politica.
Il futuro politico di Bolsonaro
Nonostante la sua condanna, Bolsonaro ha ribadito l’intenzione di candidarsi nuovamente nel 2026. Tuttavia, il tribunale elettorale del Brasile lo ha escluso dalle elezioni fino al 2030, a causa delle sue dichiarazioni infondate sul sistema di voto elettronico del paese. La condanna è attesa per innescare una reazione popolare, con migliaia di sostenitori che hanno già manifestato a Brasilia contro il verdetto.
In un contesto di crescente tensione, Bolsonaro ha mantenuto una base politica solida, e la sua condanna potrebbe portare a ulteriori conflitti e divisioni all’interno della società brasiliana. La situazione resta dunque in evoluzione, con sviluppi attesi nelle prossime settimane.