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Un quadro preoccupante sulla motivazione climatica
Secondo un recente sondaggio condotto da Youtrend, emerge un dato allarmante: il 42% degli italiani ritiene che le persone intorno a loro siano meno motivate ad agire contro il cambiamento climatico rispetto a qualche anno fa. Questo sentimento di disillusione non si limita solo alla percezione individuale, ma si estende anche all’impegno delle aziende e delle istituzioni, con percentuali rispettivamente del 43% e del 49%.
In un contesto in cui la transizione ecologica dovrebbe essere al centro del dibattito pubblico, il sondaggio rivela che anche la motivazione personale sta subendo un calo: un intervistato su quattro si sente meno motivato a contribuire alla causa climatica. Questo scenario è stato analizzato durante l’evento Echi, dedicato alla comunicazione della transizione ecologica, tenutosi a Roma il 7 maggio.
Le cause della disillusione
Le ragioni di questa diminuzione di motivazione sono molteplici. Tra le più rilevanti, il 30% degli intervistati ha espresso preoccupazione per le ricadute occupazionali, mentre il 24% teme che l’Europa possa essere svantaggiata rispetto alla Cina. Inoltre, un 31% degli intervistati ha indicato l’eccessiva grandezza del problema come motivo di impotenza, sentendosi incapace di apportare un cambiamento significativo.
Un altro aspetto critico è la comunicazione, spesso percepita come allarmistica. Il 23% dei demotivati ha sottolineato come questo tipo di messaggio possa contribuire a una sensazione di impotenza e disinteresse. Tuttavia, la comunicazione può anche giocare un ruolo fondamentale nel riaccendere la motivazione collettiva.
Verso una comunicazione più efficace
Il sondaggio ha messo in luce la necessità di un cambiamento nel modo in cui viene comunicato il tema della transizione ecologica. Un 77% degli intervistati ha espresso il desiderio di una comunicazione più orientata alle soluzioni piuttosto che ai problemi. Inoltre, il 63% ha indicato che un focus sui benefici economici della transizione potrebbe aumentare la loro motivazione.
Altri suggerimenti includono l’adozione di messaggi che non si basino esclusivamente sulla paura, ma che enfatizzino anche la vita quotidiana e gli aspetti scientifici della transizione. Questi cambiamenti potrebbero contribuire a creare un clima di maggiore ottimismo e coinvolgimento, fondamentale per affrontare la sfida climatica.