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La scomparsa di Loris Rispoli, voce per le vittime del Moby Prince

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La morte di Loris Rispoli segna la fine di un'era per le famiglie delle vittime del Moby Prince.

La recente scomparsa di Loris Rispoli, presidente del Comitato Moby Prince 140, ha suscitato un profondo cordoglio nella comunità di Livorno e tra i familiari delle vittime del traghetto Moby Prince, che nel 1991 ha visto la perdita tragica di 140 vite. Rispoli, 69 anni, era un simbolo di resilienza e determinazione nella ricerca della verità riguardo a un evento che ha segnato in modo indelebile la storia della città e delle famiglie coinvolte.

Il 10 aprile 1991, il traghetto Moby Prince, mentre si trovava in rada al porto di Livorno, subì una collisione mortale con la petroliera Agip Abruzzo. Questa catastrofe marittima ha lasciato un segno profondo nel cuore dei livornesi e ha generato una lotta incessante per la giustizia e la verità, una battaglia che Rispoli ha condotto con passione e dedizione.

Un impegno costante per la verità

Loris Rispoli non era solo un familiare delle vittime, ma un vero e proprio catalizzatore di speranza e di unione tra i parenti delle persone scomparse. Dopo la perdita della sorella Liana, che si trovava a bordo del traghetto come commessa, Rispoli ha dedicato la sua vita a raccogliere le testimonianze e le istanze dei familiari, cercando di fare luce su una tragedia che ha sollevato numerosi interrogativi e dubbi.

L’associazione Moby 140

Nel corso degli anni, Rispoli ha fondato l’Associazione Moby 140, un’organizzazione che ha lavorato incessantemente per mantenere viva la memoria delle vittime e per ottenere giustizia. Attraverso iniziative pubbliche, eventi commemorativi e campagne di sensibilizzazione, l’associazione ha cercato di dare voce a chi, in silenzio, ha sofferto a causa della tragedia. L’hashtag #iosono141, creato per onorare la memoria delle vittime, è diventato un simbolo di questa battaglia.

Il ricordo di un leader

La notizia della sua morte ha colpito profondamente non solo i familiari delle vittime, ma anche l’intera comunità. Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, ha espresso il suo cordoglio attraverso un toccante messaggio su Facebook, ricordando il primo incontro avvenuto anni fa quando era un giornalista. Salvetti ha descritto Rispoli come una persona speciale, la cui espressione e il cui sguardo raccontavano il dolore e la speranza di una madre in cerca di verità.

Un legame che trascende il tempo

Il sindaco ha condiviso un ricordo vivido di Rispoli: “C’è un volto che poi diventerà per me molto familiare, impossibile da dimenticare: è il volto di Loris Rispoli, che osserva il porto, in attesa di notizie certe. I suoi occhi sono stati lo specchio di un dramma collettivo.” Queste parole evidenziano non solo il legame personale che si è creato nel corso degli anni, ma anche l’impatto che Rispoli ha avuto sulla comunità e sulla lotta per la giustizia.

La figura di Loris Rispoli rimarrà impressa nella memoria di chi ha condiviso con lui questo cammino di ricerca e di speranza. La sua dedizione nel mantenere viva la memoria delle vittime del Moby Prince rappresenta un esempio di coraggio e resistenza, un faro di speranza per tutti coloro che continuano a lottare per la verità e per la giustizia.