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Il re è nudo: la crescita verde è un mito
Diciamoci la verità: da decenni si sostiene che sia possibile raggiungere il benessere senza compromettere il pianeta. Ma è realmente così? Quando si discute di crescita sostenibile, spesso si ignora che la crescita stessa richiede risorse, le quali non sono illimitate.
Fatti scomodi sulla crescita verde
Secondo un report della World Wildlife Fund, dal 1970 si è registrata una perdita di circa il 68% della fauna selvatica. Cresciamo, sì, ma a quale costo? Ogni anno, le emissioni di CO2 continuano a salire, nonostante gli sforzi profusi. La realtà è meno politically correct: il mondo non è diventato più verde, è cambiato semplicemente il modo in cui si fa business.
Analisi controcorrente della situazione
Il concetto di crescita verde può essere considerato, in parte, una strategia di marketing. Diverse aziende si vantano di essere “green” mentre continuano a sfruttare il pianeta in modo insostenibile. Sebbene la transizione verso le energie rinnovabili sia lodevole, è fondamentale riconoscere che la produzione di pannelli solari e turbine eoliche richiede ingenti quantità di minerali e risorse. Si tratta di una crescita sostenibile o di un nuovo modo di consumare?
Conclusione disturbante
La realtà è che la crescita verde, così come viene presentata, può essere vista come una fregatura. È necessario affrontare la questione del nostro modello di sviluppo, che deve cambiare radicalmente. Non si tratta solo di transizione energetica, ma anche di una riduzione del consumo stesso. Solo in questo modo si potrà affermare di essere realmente sulla strada della sostenibilità.
Invito al pensiero critico
È giunto il momento di aprire gli occhi e di mettere in discussione ciò che è stato sempre considerato come realtà. È fondamentale interrogarsi su cosa significhi realmente sostenibilità. Non è possibile lasciarsi ingannare dalle sole parole; è tempo di agire, ma in modo consapevole.