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Lana e montagna

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La creatività motore di valore sociale e relazionale.

L’Heidi di questo incontro è Davide Brusaferro, un ragazzo giovanissimo di soli 18 anni che abita a Gressan (AO) e studia presso l’Institut Agricole di Aosta. Un percorso di studi che nasce dal suo interesse per l’artigianato tessile, in particolare per la trasformazione di fibre animali e vegetali. Una passione infantile (la madre gli ha insegnato a lavorare a maglia) che si è intensificata dopo un corso di tinture naturali frequentato nel 2021 presso la “Maisons des Anciens Remèdes” di Jovençan che lo ha spinto a comprendere l’intero processo di creazione del filo di lana.

Oggi – essendo ancora studente – Davide Brusaferro pratica l’attività come dilettante, ma si è iscritto all’albo degli artigiani hobbisti della Valle d’Aosta e partecipa a fiere e mercatini in valle. Nel 2024 ha vinto – alla millenaria Fiera di St. Ours di Aosta – il “Prix Amédée Berthod” assegnato al più promettente espositore sotto i 25 anni. Pur non avendo ancora una sua attività commerciale ha dato al suo lavoro un nome significativo, in francese per sottolineare il bilinguismo della Valle d’Aosta: “Fleurs, laines et Montagne” che simboleggia i fiori (per la tintura), le lane (per i prodotti) e le montagne (per il contesto in cui vive e opera). Davide Brusaferro produce principalmente lana filata a mano utilizzando un filarello tradizionale e che poi viene venduta in matasse a clienti che la lavorano e la trasformano in cappelli, sciarpe o maglioni. La sua “offerta”include anche saponette avvolte da uno strato di feltro per un effetto scrub o tessuti come sciarpe, runner e cuscini, realizzati con un piccolo telaio a mano. Le materie prime che utilizza per confezionare le sue creazioni sono praticamente a “Km 0” e provengono dalla Valle d’Aosta come la lana grezza che gli fornisce un allevatore di Corge, la lana rosset tipica della Valgrisenche o la lana di alpaca fornita, anche questa, da un allevatore valdostano. Per le tinture Davide utilizza solo prodotti naturali e raccoglie piante e fiori nei pascoli e boschi vicini a Gressan o, come per le bucce di cipolla e le tagete, le coltiva nell’orto di famiglia.
Alla base del suo lavoro e della sua passione c’è un dono inestimabile: la creatività, che Davide non vede disgiunta dal lavoro manuale. Un lavoro che parte dalla tradizione e dalle proprie conoscenze ma che genera nuovi prodotti in modo personale. E’ uno stimolo creativo che nasce negli anni dell’infanzia nel laboratorio di falegnameria del nonno e che si concretizza nel desiderio di ottenere qualcosa di nuovo. La creatività per Davide è appunto un dono che non può essere nascosto ma che soprattutto deve essere condiviso, e solo attraverso la condivisione può generare valore. Una condivisione che si concretizza non solo nell’esporre i suoi manufatti ma anche – benché giovanissimo – nel trasmettere ad altri la sua passione e le sue competenze. Durante il periodo estivo possiamo incontrare Davide ad Arpy dove anima laboratori creativi sulla lana o sul tombolo, nell’ambito del progetto “terapia dell’avventura” dell’Associazione genovese “Camici & Pigiami” che permette a giovani e a donne in situazione di fragilità di passare periodi di vacanza sui monti valdostani. Un approccio che non può che generare un valore non solo economico, ma anche relazionale e sociale. Il tutto con estrema semplicità e naturalezza.