In un’importante decisione per la governance economica degli Stati Uniti, la Corte d’Appello del Distretto di Columbia ha stabilito che Lisa Cook può mantenere il suo posto alla Federal Reserve, respingendo i tentativi dell’amministrazione Trump di destituirla. Questo verdetto giunge in un momento cruciale, a poche ore dall’inizio di una riunione del comitato di politica monetaria della Fed, dove si discuterà la possibilità di una riduzione dei tassi d’interesse.
Dettagli del caso
Il 2-1 della Corte d’Appello, emesso lunedì, sottolinea che l’amministrazione Trump non ha soddisfatto i requisiti necessari per bloccare la decisione di un giudice inferiore, che aveva stabilito la validità della posizione di Cook mentre si esaminano le accuse di frode a suo carico. Il giudice della maggioranza, Bradley Garcia, ha evidenziato che la rivendicazione di Cook riguardo alla violazione del proprio diritto a un giusto processo è “molto probabilmente meritevole” e ha una “forte possibilità di successo”.
Garcia, nominato dall’ex presidente Joe Biden, ha confermato che l’amministrazione non ha contestato il fatto di non aver fornito a Cook una notifica significativa o un’opportunità di rispondere alle accuse. “Il governo sostiene solo che Cook non spiega quale differenza avrebbe fatto un’udienza”, ha osservato Garcia, aggiungendo che questo non diminuisce il diritto di Cook a un giusto processo.
Le conseguenze politiche
La decisione della Corte d’Appello rappresenta un duro colpo per Trump, che lo scorso mese aveva ordinato la rimozione immediata di Cook, uno dei sette membri del consiglio della Fed, un’azione senza precedenti che ha alimentato preoccupazioni sull’indipendenza della banca centrale. Trump ha giustificato la sua decisione citando presunti falsi dichiarativi in un’applicazione per un mutuo, ma Cook ha contestato questa mossa in tribunale, affermando che la sua destituzione era illegittima.
Secondo la legge della Federal Reserve e i precedenti della Corte Suprema, il presidente deve dimostrare un “causa”, interpretato generalmente come malfeasanza, per poter rimuovere un governatore della banca centrale. Fino ad ora, nessun presidente ha mai destituito un governatore nel corso dei 111 anni di storia della Fed.
Nuove nomine e il futuro della Fed
In un contesto politico sempre più teso, il Senato degli Stati Uniti ha recentemente confermato Stephen Miran, presidente del Consiglio dei consulenti economici di Trump, come nuovo membro del consiglio della Federal Reserve con un voto di 48-47. Tuttavia, i Democratici hanno espresso preoccupazioni per l’indipendenza di Miran, sottolineando che ha rifiutato di dimettersi dal suo incarico alla Casa Bianca, optando invece per un congedo. Questo sviluppo potrebbe influenzare ulteriormente la direzione futura della politica monetaria americana.