Roma, 4 nov. (Adnkronos) – “La maschera è venuta giù, oggi abbiamo ascoltato le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali dell’industria, del commercio e dell’agricoltura. Il giudizio è unanime e il comune denominatore è che questa manovra è contro chi lavora e anche contro chi produce, perché non c’è un euro per chi investe, non ci sono forme di sostegno al credito e le imprese sono molto molto contrariate".
Lo ha detto il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd, dopo le audizioni sulla manovra di stamattina in Senato.
"Credo che una delle analisi più critiche sia arrivata proprio da Confindustria e questo deve far riflettere. Tutte le organizzazioni del commercio chiedono loro stesse che non ci sia più il dumping: vogliono che i salari vengano aumentati, che è esattamente ciò che chiede il Pd insieme alle opposizioni. Anche le posizioni dei sindacati sono note: servono più soldi perché gli stipendi sono bassi e servono forme di sostegno per quei settori in crisi che hanno bisogno di riconvertirsi. La giornata di oggi di audizioni certifica il fallimento di questa manovra”.
“Il governo – ha proseguito Boccia – sembra invece sempre concentrato sulle rendite. Dove c’è profitto, c’è questo governo, ma non per portare soldi nelle casse dello Stato, ma per consentire a chi fa profitto di continuare a farne altro. Quindi c’è la guerra interna tra Salvini e Tajani sulla tassazione delle banche e sulla tassazione per gli affitti brevi. Non c’è alcuna forma di lotta all’evasione e la preoccupazione vera è che continuano ad avere un approccio ideologico su tutto, non solo sull’economia ma anche sulla Costituzione. Mentre loro sulla pelle della Costituzione provano a dividere il Paese, intanto il paese si sgretola lentamente perché la crisi delle aree interne è sotto gli occhi di tutti. Penso agli Sos lanciati anche dagli amministratori locali. Il Sud e le aree interne del Paese si staccano sempre di più dal resto del Paese e dalle aree metropolitane e il governo è silente, non fa nulla”.