Roma, 22 ott (Adnkronos) – "Ancora una volta, la cultura viene trattata dal Governo come un costo da tagliare, non come un investimento per il futuro del Paese. Il taglio di oltre mezzo miliardo di euro al Fondo Cinema è un colpo durissimo per un settore già provato da incertezze, decisioni improvvisate e assenza di visione strategica".
Lo dice Matteo Orfini, componente della commissione Cultura della Camera.
"Le associazioni di categoria, con una rinnovata e non scontata unità, denunciano le gravissime ricadute occupazionali e produttive di questa scelta e chiedono lo stop a uno smantellamento che colpisce una delle eccellenze italiane riconosciute nel mondo”, prosegue il deputato Pd-. Il Governo, invece di ascoltare, continua a usare la cultura come strumento politico e ideologico, colpendo in modo pretestuoso i settori considerati “ostili” solo perché liberi e non allineati".
"Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ignora colpevolmente gli appelli del mondo del cinema e delle arti, limitandosi a eseguire, come un liquidatore fallimentare, il mandato politico della Presidente Meloni: smantellare un comparto vitale, indipendente e pluralista. Un settore che fino alla "cura Meloni" ha restituito lavoro e ricchezza in misura assai superiore alle risorse pubbliche investite. Chiediamo al Governo di fare marcia indietro su questi tagli irresponsabili e ingiustificati e di avviare un confronto serio con chi ogni giorno fa vivere la cultura italiana”, conclude Orfini.