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Manovra: Ricciardi (M5S), 'come governi tecnici delega a capitalismo finanziario'

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Roma, 28 dic. (Adnkronos) - "È stato detto che questa è una manovra senza visione e senza scelte. Ma la verità è che le scelte le ha fatte. Noi non diciamo che quattro anni fa questo era un Paese perfetto, ma esistono dei dati di fatto. Le liste d’attesa sono p...

Roma, 28 dic. (Adnkronos) – "È stato detto che questa è una manovra senza visione e senza scelte. Ma la verità è che le scelte le ha fatte. Noi non diciamo che quattro anni fa questo era un Paese perfetto, ma esistono dei dati di fatto. Le liste d’attesa sono più lunghe o più corte di prima? Il carrello della spesa è aumentato o no? Chi cerca una casa in affitto o da comprare incontra prezzi più alti o no? È vero o no che le piccole e medie imprese fanno più fatica ad avere credito bancario? È peggiorata la percezione di utilità della laurea da parte dei giovani? È vero o no che la sicurezza reale e percepita è peggiorata rispetto a quattro anni fa? Questi dati sono oggettivi.

Non è stata fatta una cosa, e dico una, per dare beneficio alla popolazione italiana". Così il capogruppo del Movimento 5 stelle alla Camera, Riccardo Ricciardi.

"Avete anche sventolato un piano casa su cui non c’è niente. C’è solo un settore -dice ancora l'esponente Cinquestelle- dove avete chiarissime le linee di investimento e le prospettive. E questo settore sono le armi. Attenzione: non dico difesa, dico armi perché non ci sto al gioco di confondere le cose. Le idee del Governo sulle armi sono chiarissime, ma per il resto è tutto fumo. Dite sempre di non trovare i soldi, ma quando si tratta di armi li trovate subito. Questo Governo ha fatto una serie di non scelte perché è il più freddo dei governi tecnici e perché ha delegato la politica economica al sovra-sistema del capitalismo finanziario. A noi interessano il giusto i profitti della Borsa di Milano se poi non cascano nelle tasche dei cittadini. Per affrontare le questioni politiche più importanti bisogna rispondere a due domande fondamentali: la politica può mettere un argine all’affarismo finanziario? Noi pensiamo di sì e che si debba fare mettendo al centro l’interesse pubblico. La seconda domanda è: possiamo invertire il piano inclinato che ci sta portando verso la guerra che ci volete dare come ineluttabile per le prossime generazioni? Dobbiamo riuscirci”.