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Mesotelioma, tumore raro di cui soffriva Franco Di Mare: cos'è, sintomi e cure

Mesotelioma: cos'è il tumore raro di cui soffriva Franco Di Mare

Cos'è il mesotelioma, tumore raro di cui soffriva Franco Di Mare, quali sono i sintomi e come si cura.

Franco Di Mare ha combattuto contro un mesotelioma, malattia associata all’amianto. Lo aveva annunciato a Che tempo che fa, lanciando qualche accusa alla Rai. Si tratta di una malattia rara, che colpisce soprattutto gli uomini.

Mesotelioma: cos’è il tumore raro di cui soffriva Franco Di Mare

Come riportato sul sito dell’Airc, Fondazione per la Ricerca sul Cancro, il mesotelioma di cui soffriva Franco Di Mare è un tumore che nasce dalle cellule del mesotermo, membrane che rivestono gli organi interni. Si tratta di una patologia rara che colpisce soprattutto gli uomini e il 90% di questa malattia è dovuta all’esposizione all’amianto. Le fibre di amianto possono essere inalate e danneggiare le cellule, scatenando malattie. Il periodo che intercorre tra l’esposizione all’amianto e la comparsa del mesotelioma è molto lungo, circa 40-50 anni.

Si distinguono diversi tipi di questo tumore:

  • mesotelioma pleurico: si sviluppa nella cavità toracica ed è il più diffuso;
  • mesotelioma peritoneale: si sviluppa nell’addome e rappresenta quasi tutti gli altri casi;
  • mesotelioma pericardio: si sviluppa dalla membrana che riveste il cuore ed è estremamente raro;
  • mesotelioma della tunica vaginale: si sviluppa dalla membrana che riveste i testicoli ed è molto raro.

Mesotelioma: la terapia

Il mesotelioma è un tumore raro e difficile da curare. I medici prima di tutto valutano la possibilità di intervenire chirurgicamente. I mesoteliomi in stadio iniziale sono operabili, ma dipende dal sottotipo, dalla posizione, dalle dimensioni e dalle condizioni del paziente. Nella maggior parte dei casi la chirurgia è per diminuire i sintomi. Esistono altri trattamenti a scopo palliativo, come la rimozione di liquido mediante un ago lungo e sottile dalla cavità toracica, addominale o intorno al cuore, per dare sollievo. Il trattamento standard consiste nella chemioterapia. Sono in corso diverse sperimentazioni terapeutiche con farmaci biologici e immunoterapia, ma non è ancora stato dimostrato un reale impatto sulla sopravvivenza dei pazienti.