Roma, 6 ott.-(Adnkronos) – "Non possiamo tollerare chi, oggi, soffia sul fuoco del conflitto e sfrutta e giustifica il 7 ottobre. Le parole e le posizioni espresse in più occasioni da Francesca Albanese, che sembra essere sempre di più una ‘portavoce’ di Hamas, rappresentano l’ennesimo grave scivolamento ideologico e morale che offende la memoria delle vittime israeliane e distorce la verità storica e giuridica dei fatti".
Così il presidente della commissione cultura della Camera Federico Mollicone, durante la presentazione del libro 'Israele e il 7 ottobre, prima/dopo' di Fabio Nicolucci.
"L’Albanese ha espresso teorie complottiste – prosegue – come quelle sul presunto coinvolgimento del Mossad nella strage di Charlie Hebdo, e ieri, al solo sentir pronunciare il nome di Liliana Segre, a cui va tutta la nostra solidarietà, ha abbandonato lo studio televisivo. Un gesto che rappresenta l’ennesima dimostrazione di un atteggiamento sprezzante verso la storia. Equiparare gli ostaggi israeliani, donne, uomini, anziani e bambini rapiti il 7 ottobre, sottoposti a violenze, torture e abusi sessuali, ai detenuti palestinesi, poi, è una provocazione intollerabile. La stessa Corte penale internazionale ha riconosciuto la violenza sessuale e di genere come arma deliberata di Hamas nei confronti degli ostaggi. Non dobbiamo, poi, dimenticare la vicinanza pubblicamente mostrata dall’Albanese a figure come Suleyman Hijazi e Mohamed Hannoun, entrambi noti per aver inneggiato o reso omaggio ai vertici di Hamas e ai responsabili del massacro del 7 ottobre. È doveroso che le forze politiche che li hanno ospitati nelle sedi istituzionali chiariscano e si dissocino da queste presenze inaccettabili".
"Le sue dichiarazioni più recenti, pronunciate dal palco del festival della Letteratura di Viaggio, dove ha definito la nascita di Israele una 'violenza domestica', non solo negano la legittimità dello Stato di Israele ma alimentano un clima d’odio incompatibile con ogni forma di dialogo e convivenza. Proprio il festival della Letteratura di Viaggio, come emerso dalle colonne del Tempo, ha sostenuto pubblicamente la manifestazione nazionale 'per una Palestina libera e contro il genocidio a Gaza', pur ricevendo finanziamenti da più ministeri (Cultura, Esteri, Difesa, Università e Cepel) per centinaia di migliaia di euro. È doveroso, dunque, verificare se tali fondi siano stati utilizzati nel rispetto dei principi di imparzialità e neutralità culturale. Per questa ragione ho presentato un’interrogazione parlamentare per accertare eventuali profili di danno erariale e per fare luce sulla vicenda. Non possiamo più permettere che la narrazione distorta di chi giustifica la violenza continui a trovare spazio in sedi culturali e istituzionali", conclude.