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Mo: Rampelli, 'impossibile dimenticare 7 ottobre, noi non abbiamo dubbi su Hamas'

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Roma, 7 ott.-(Adnkronos) - "Siamo a due anni dal giorno in cui tutto il mondo, incluso chi non voleva vedere, ha dovuto constatare l’odio e l’orrore di cui è capace l’islam radicale di Hamas. Quel 7 ottobre del 2023 non è stato sufficientemente documentato come f...

Roma, 7 ott.-(Adnkronos) – "Siamo a due anni dal giorno in cui tutto il mondo, incluso chi non voleva vedere, ha dovuto constatare l’odio e l’orrore di cui è capace l’islam radicale di Hamas. Quel 7 ottobre del 2023 non è stato sufficientemente documentato come forse avrebbe dovuto, per pudicizia, per evitare la visione di immagini raccapriccianti a un pubblico sensibile, per non dare soddisfazione ai tagliagole terroristi al governo di Gaza e non rischiare tristi emulazioni.

Famiglie distrutte, ragazzi trucidati durante un concerto, bambini decapitati o bruciati vivi, donne amputate e deturpate, anziani trascinati fuori dai kibbutz e giustiziati. Eppure quella carneficina indegna che ha fatto 1200 morti e oltre duecento ostaggi, fu mandata in diretta satellitare in favore delle telecamere, per diffondere il crimine con orgoglio e crudeltà". Così Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei deputati di Fratelli d’Italia.

"Oggi, a due anni esatti da quella azione di guerra che ha originato una risposta legittima ma sproporzionata per liberare gli ostaggi ancora in catene nei cunicoli di Gaza, esprimiamo più che mai amicizia al popolo di Israele con l’augurio che gli incontri preliminari sul piano presentato dagli Usa, supportato anche da decine di nazioni arabe, portino alla pace, alla fine delle sofferenze a Gaza, alla restituzione degli ostaggi che ancora non hanno riabbracciato la propria famiglia. Fa male pensare che qualcuno definisca impunemente e in pompa magna il 7 ottobre 'Giornata della Resistenza palestinese', come stupisce che certi guru della sinistra italiana parlino di Hamas come di un’organizzazione umanitaria che andrebbe 'capita'… Noi non capiremo mai l’uso della violenza come strumento di lotta politica", conclude.