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Oggi la decisione di Netanyahu sull’occupazione totale di Gaza: crescono le divisioni nel governo

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Tensione crescente a Gaza: Israele si spacca sul piano di occupazione totale mentre le famiglie degli ostaggi manifestano.

Il governo israeliano si riunisce oggi per decidere sul controverso piano di occupazione totale della Striscia di Gaza. La proposta, spinta dal primo ministro Benjamin Netanyahu, sta generando forti divisioni all’interno del gabinetto di sicurezza, dell’esercito e dell’opinione pubblica. Sullo sfondo, la fragile situazione umanitaria nella Striscia e il destino ancora incerto degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas.

Netanyahu verso l’occupazione totale di Gaza: preoccupazioni Usa e focus sugli ostaggi

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha espresso preoccupazione per l’attenzione limitata riservata alla sorte dei venti ostaggi israeliani detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza, nonostante la crisi umanitaria in corso nell’enclave palestinese. Rubio ha sottolineato che, pur riconoscendo l’urgenza delle condizioni umanitarie, il rischio per la vita di queste persone innocenti viene spesso trascurato.

Ha inoltre rivelato di aver mantenuto contatti frequenti, quasi quotidiani, con esponenti del governo israeliano, inclusi il primo ministro Benjamin Netanyahu e vari membri del suo team, discutendo le opzioni strategiche per la sicurezza di Israele. Secondo Rubio, la presenza di Hamas rappresenta un ostacolo permanente alla pace nella regione, condizionando ogni prospettiva futura di stabilità.

Netanyahu verso l’occupazione totale di Gaza: proteste a Tel Aviv e timori delle famiglie degli ostaggi

A Tel Aviv, centinaia di manifestanti, comprendenti i familiari degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, hanno organizzato una marcia contro il progetto israeliano di estendere il controllo militare sulla Striscia di Gaza. Durante la protesta, si sono verificati scontri con la polizia, che ha arrestato con forza Michel Illouz, padre di uno degli ostaggi.

All’iniziativa hanno partecipato anche ex prigionieri, che hanno sollecitato la continuazione dei negoziati per il rilascio completo dei rapiti, mettendo in guardia dai pericoli connessi all’occupazione totale della zona. I familiari hanno espresso la loro preoccupazione che un’escalation militare possa costare la vita ai loro cari, ormai provati da lunga detenzione e condizioni critiche documentate in video diffusi recentemente da Hamas.

Netanyahu verso l’occupazione totale di Gaza: oggi la decisione, Israele diviso

Nel governo israeliano persistono forti divisioni riguardo all’operazione di occupazione totale di Gaza, che dovrebbe essere sottoposta a voto durante la riunione del gabinetto di sicurezza convocata da Netanyahu oggi, dalle 18 alle 23. Tuttavia, è possibile che le discussioni si protraggano oltre l’orario previsto.

Nonostante la pressione politica, il capo di Stato maggiore dell’esercito, Eyal Zamir, ha manifestato forti riserve, avvertendo che un’invasione su larga scala comporterebbe perdite ingenti tra le truppe israeliane e un rischio significativo per la vita degli ostaggi. Dal fronte politico, il leader dell’opposizione Yair Lapid ha criticato aspramente la strategia, sottolineando la mancanza di consenso popolare per una simile escalation e mettendo in guardia sulle conseguenze operative, morali ed economiche di una guerra prolungata. In parallelo, nel contesto politico si registrano tensioni tra i sostenitori di una linea dura e i fautori di una soluzione più cauta e negoziata, mentre la comunità internazionale segue con apprensione gli sviluppi in una regione sempre più instabile.