E’ ormai diventato un caso la storia della patente ritirata a Cristina Manetti lo scorso 13 di ottobre. Ecco cosa è successo.
Cristina Manetti: ritirata la patente
Il 13 ottobre scorso una pattuglia della Polizia ha fermato sull’A11 Cristina Manetti per violazione dell’articolo 176 del Codice della strada. La 44enne avrebbe infatti tentato di aggirare una coda percorrendo la corsia di accelerazione per poi rientrare nella carreggiata principale.
Il risultato? Multa da 430 euro, decurtazione di 10 punti e la prospettiva della sospensione della patente. Al momento del controllo, la Manetti ha parlato di un malessere improvviso per via di un calo di pressione, motivo per cui è stata chiamata anche l’ambulanza. A questo punto sono arrivate anche altre due persone, ovvero il presidente della Toscana, Eugenio Giani (la Manetti era la sua capo gabinetto) e il consigliere regionale Alessio Spinelli. Ecco cosa è successo dopo.
Patente ritirata a Cristina Manetti e l’intervento del leader politico: scoppia la polemica
Come visto, sul posto è arrivato il leader politico Eugenio Giani, accompagnato dal consigliere regionale Alessio Spinelli. I due hanno chiesto informazioni ai poliziotti e, tra le altre cose, hanno preso in consegna l’auto della Manetti. Ciò però che ha scatenato la polemica è stato l’accesso in Prefettura qualche ora dopo. Secondo infatti la ricostruzione ufficiale, Cristina Manetti si è recata in Prefettura con Giani, ottenendo un incontro con la prefetta Ferrandino, al fine di capire l’iter relativo alla sanzione accessoria, ovvero la sospensione della patente. L’intervento di Eugenio Giani ha come detto scatenato le polemiche, la deputata di FdI, Chiara la Porta, ha ad esempio criticato il comportamento di Giani, accusandolo di essersi attivato a sostengo della sua collaboratrice nel giorno delle elezioni. Contestata appunto la decisione di Giani di recarsi con la Manetti in Prefettura. La polemica resta aperta. Inizialmente Cristina Manetti aveva impugnato la sanzione accessoria ma poi il 10 novembre, dopo aver pagato la multa, tramite il suo legale ha rinunciato al ricorso.