Nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto di fronte al Gip del Tribunale di Udine, la madre di Alessandro Venier, il 35enne ucciso e fatto a pezzi a Gemona, ha rivelato ulteriori brutali dettagli dell’omicidio, commesso assieme alla compagna del figlio.
Omicidio di Gemona, la madre della vittima: “Mailyn mi chiedeva di ucciderlo da sei mesi”
Quello che è accaduto a Gemona ha sconvolto non solo il paese ma tutta Italia, Alessandro Venier, 35 anni, è stato infatti ucciso e fatto a pezzi dalla madre, Lorena Venier, infermiera di 61 anni, e dalla fidanzata, Mailyn, con cui il giovane aveva una figlia di sei mesi. Nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto di fronte al Gip del Tribunale di Udine, Lorenza Venier ha raccontato ulteriori dettagli, come il fatto che Mailyn erano già sei mesi che le chiedeva di uccidere Alessandro: “Mailyn veniva picchiata con violenza, insultata e più volte minacciata di morte. Mio figlio minimizzava la sua depressione post partum, quando ho deciso di denunciarlo, mi ha tirato un pugno sulla schiena.”
Omicidio di Gemona, agonia di sei ore: ecco cosa è successo davvero
Durante la confessione, Lorena Venier ha raccontato come lei e Mailyn hanno ucciso Alessandro, che è morto dopo un’agonia di sei ore: “deciso di ucciderlo addormentandolo: ho svuotato un intero blister di medicinali nella limonata, ma non è stato sufficiente. A quel punto gli ho fatto due iniezioni di insulina, visto che non si addormentava del tutto. Le avevo in casa da circa cinque anni. Le avevo prelevate nel luogo dove lavoro, perché all’epoca avevo deciso di utilizzarle per uccidermi. Lo abbiamo stordito con un sonnifero intorno alle 17.30, ma è morto verso le 23.00 perché non riuscivamo a finirlo. Una volta che l’insulina ha fatto effetto, abbiamo provato a soffocarlo con un cuscino, ma Alessandro continuava a reagire.” La madre della vittima ha dichiarato che il piano non prevedeva di sezionarlo, ma che ha dovuto farlo, da sola, quando ha visto che il corpo nel bidone non ci stava. L’obiettivo delle due donne era di far decomporre il corpo nel bidone e poi spargere i resti in montagna. Lorena ha detto che lo ha sezionato in tre pezzi con un seghetto e che Mailyn lo ha poi portato nell’autorimessa e coperto di calce.