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Papa Leone XIV revocato lo stato clericale al diacono accusato di abusi

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Il decreto di Papa Leone XIV interviene con la dimissione del diacono di Latina. Una decisione diretta, irrevocabile, che mostra la linea dura del pontificato contro ogni abuso nella Chiesa.

La mattina era iniziata con un silenzio insolito davanti al carcere di Latina. Poi, poco dopo le nove, la notizia è arrivata: al diacono permanente Alessandro Frateschi è stato notificato il decreto di dimissione dallo stato clericale. Firmato direttamente da Papa Leone XIV. «Non è appellabile», la dimissione, hanno detto subito dalla diocesi di Latina, quasi a tagliare corto.

A spegnere ogni illusione di ricorsi o possibili scappatoie. Ma cosa è accaduto?

Dimissione del diacono di Latina, la decisione diretta di Papa Leone XIV

Il documento, come confermato dalla Sezione disciplinare del Dicastero per la Dottrina della Fede, porta la mano del pontefice. Un intervento diretto, forse insolito.

Il caso era delicatissimo. Abusi sessuali su cinque minori, tra il 2018 e il gennaio 2023. Tre erano suoi studenti, uno era stato affidato a lui dalle autorità. L’ultimo, dicono i documenti interni, era il figlio di amici di famiglia. «Una ferita enorme, per tutti», ha spiegato monsignor Mariano Crociata, vescovo di Latina, ai cronisti davanti alla curia. Lo abbiamo sentito stamattina, voce tesa, parole scandite piano.

Il prelato aveva avviato tutto già il 30 gennaio 2023, quando la scuola dove Frateschi insegnva religione chiese un nuovo docente. Quel giorno, racconta lui stesso, «ci fu un incontro faccia a faccia con il diacono». Dimissioni immediate dall’insegnamento, allontanamento dal ministero. Poi l’inchiesta canonica, un percorso silenzioso, che oggi arriva al punto finale.

E qui c’è la novità… È la prima decisione ufficiale di Papa Leone XIV sugli abusi nella Chiesa. Il primo atto di un pontificato nato da pochi mesi e già segnato dalla parola fermezza. «Il Santo Padre ha voluto dare un segnale chiaro: tolleranza zero», ha aggiunto una fonte interna del Vaticano che preferisce restare anonima, parlando anche in merito della dimissione del diacono.

Frateschi ora non potrà più esercitare alcun incarico ecclesiale. Niente messe, niente predicazioni. Né in parrocchie né in scuole cattoliche o statali. Fine di tutto.

La dimissione del diacono di Latina arriva da Papa Leone XIV: decreto senza appello

La diocesi di Latina ha parlato di «una ferita che resterà», e in effetti l’aria in città oggi era pesante. «Le vittime vengono prima di tutto», ha detto suor Teresa, responsabile di un centro di ascolto per minori, davanti alla chiesa di San Marco. Parole semplici? Sì certamente ma senza dubbio dettate dal cuore…

Il decreto non sostituisce il processo della magistratura ordinaria. Anzi, lo incoraggia, ha precisato la diocesi in una nota diffusa nel pomeriggio. È una vicenda che esce dal perimetro canonico e si intreccia con le aule dei tribunali civili… E la gente lo sa.

Un anziano fedele, davanti alla cattedrale, scuoteva la testa: «Mai visto un Papa muoversi così in fretta», ha sussurrato. E in effetti la velocità del gesto colpisce. Papa Leone XIV non ha aspettato altri pareri, altre lungaggini…

Segno di un pontificato che vuole lasciare il segno? Senza dubbio. Forse già deciso a riscrivere le regole interne della Chiesa. Con una linea dura che, dicono in Vaticano, potrebbe diventare prassi.

Il nome di Alessandro Frateschi resterà legato a questa pagina buia? Ancora non possiamo saperlo con certezza. Ma, dicono gli osservatori, anche quello di Papa Leone XIV che, a soli pochi mesi dall’elezione, ha scelto di cominciare da qui. Dal punto più doloroso.