Roma, 22 mag. (Adnkronos) – “Faccio un appello al ministro Foti: non è il direttore generale del dicastero, ma un politico di lunga esperienza, non può venire in Aula e parlare solo di aspetti burocratici; dovrebbe invece illustrarci la visione del governo sul Pnrr in relazione alle principali sfide che abbiamo davanti". Lo ha detto in Aula il senatore Alessandro Alfieri, responsabile per le riforme e il Pnrr nella segreteria nazionale del Pd.
"Anche perché quest’ultima revisione di cui ha parlato riguarda il 30% degli obiettivi che ancora mancano, non è quindi una revisione tecnica, ma incide sulla carne viva del Pnrr. La verità è che la destra ha un approccio burocratico al Pnrr, che invece non è stato pensato solo per affrontare la crisi post Covid, ma anche per affrontare i nodi di fondo che frenano la competitività nel nostro Paese. La destra non ha mai sentito suo il Pnrr e infatti, allora, votò contro. Il governo non deve celebrare l’arrivo delle rate, ma spendere quei soldi: sull’attuazione siamo fermi al 44% della spesa. Questo è particolarmente vero per le infrastrutture, dove siamo fermi al 13% nell’attuazione dei progetti delle opere”.
“Sui progetti green – ha proseguito Alfieri – il governo è schizofrenico. I nodi da affrontare sono le infrastrutture e la transizione 5.0, che cubano la maggior parte delle risorse non spese a causa di problemi burocratici, dell’aumento dei prezzi delle materie prime e di problemi riscontrati in corso d’opera. Sulle case di comunità, gli asili nido e gli alloggi universitari stiamo ragionando sulla base di obiettivi già revisionati al ribasso, non possiamo ammettere ulteriori frenate. Da ultimo esprimiamo preoccupazione poiché il trasferimento di progetti Pnrr sui fondi di coesione va a penalizzare altre iniziative già programmate dalle Regioni, violando la loro autonomia. Non accettiamo giochini. Il 40% delle risorse del Pnrr deve andare al Sud”.