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Record di attacchi missilistici russi in Ucraina ad ottobre

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Gli attacchi russi in Ucraina raggiungono un record storico, colpendo duramente la rete elettrica e la popolazione.

Il conflitto tra Russia e Ucraina ha visto un’escalation significativa negli ultimi mesi, con un aumento allarmante degli attacchi missilistici russi. Le statistiche riportate dall’Agenzia France-Presse indicano che, nel mese di ottobre, l’esercito russo ha lanciato un numero di missili senza precedenti, con un incremento del 46% rispetto al mese precedente.

Questa escalation è stata interpretata come una strategia deliberata da parte di Mosca per esercitare pressione sulla popolazione civile ucraina, mirata principalmente a colpire la rete elettrica del paese. Questo approccio, che ha avuto effetti devastanti, è stato descritto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky come un tentativo di generare caos e disagio psicologico tra i cittadini.

Impatto degli attacchi sulla popolazione

Gli attacchi missilistici russi hanno causato blackout estesi, privando di energia elettrica migliaia di persone in tutto il paese. Le autorità ucraine hanno dovuto introdurre blackout programmati in tutte le regioni, compresa la capitale, per far fronte alle interruzioni di corrente. Questo è il quarto inverno consecutivo in cui la rete elettrica ucraina viene presa di mira, rendendo la situazione ancora più difficile per i cittadini.

Le conseguenze legali

L’International Criminal Court (ICC) ha emesso mandati di arresto nei confronti di alti ufficiali dell’esercito russo, accusati di aver inflitto danni eccessivi ai civili colpendo le infrastrutture energetiche. La comunità internazionale sta osservando attentamente queste violazioni dei diritti umani, cercando di garantire responsabilità per i crimini di guerra.

Reazioni e controffensive

In risposta agli attacchi russi, l’Ucraina ha intensificato le sue operazioni militari, colpendo depositi di petrolio e raffinerie in territorio russo. L’obiettivo è quello di interrompere le esportazioni di energia della Russia, cercando così di innescare carenze di carburante nel paese. Questa strategia di controffensiva mira a ridurre la capacità della Russia di sostenere il conflitto.

Attacchi droni e diffuso terrore

Nel mese di ottobre, la Russia ha lanciato anche oltre 5.298 droni, un numero che, sebbene in calo rispetto al mese precedente, resta vicino ai massimi storici. Gli attacchi con droni mirano a colpire non solo le infrastrutture ma anche a seminare terrore tra la popolazione civile. La capitale ucraina ha vissuto attacchi che hanno causato vittime tra i civili, con un bilancio di morti e feriti che continua a crescere.

Le azioni militari di Mosca e le controffensive ucraine stanno creando un clima di incertezza e paura, mentre la comunità internazionale continua a monitorare da vicino la situazione. Gli esperti avvertono che la guerra potrebbe continuare a lungo, con conseguenze devastanti per tutti i coinvolti.