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L’Unione Europea sta per attuare nuove misure riguardanti i visti per i cittadini russi, con l’obiettivo di rendere più difficile l’accesso all’area Schengen. Questo cambiamento, che si inserisce nel contesto delle sanzioni contro Mosca per la guerra in Ucraina, comporterà una limitazione significativa nell’emissione di visti multi-ingresso.
Le nuove disposizioni sono state confermate da tre funzionari europei e segnano un ulteriore passo verso il rafforzamento delle misure punitive adottate dall’Unione.
In generale, i russi riceveranno solo visti a ingresso singolo, salvo qualche eccezione giustificata da motivi umanitari o per coloro che possiedono anche la cittadinanza di un paese dell’UE.
Il contesto delle nuove restrizioni
Le autorità di Bruxelles avevano già intrapreso azioni per complicare e rendere più onerosa la procedura di ottenimento dei visti. Nel tardo, a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, è stata sospesa l’intesa di facilitazione dei visti con Mosca. Alcuni stati membri, in particolare quelli baltici, hanno adottato misure ancora più drastiche, imponendo divieti totali o restrizioni severe all’ingresso dei russi nei loro territori.
Impatto sui visti Schengen
Nonostante le nuove norme, l’emissione dei visti rimane una competenza nazionale, il che significa che, sebbene la Commissione Europea possa inasprire il processo, non può vietare completamente l’ingresso ai cittadini russi, più di 500.000 russi hanno ricevuto visti Schengen, un dato che mostra un aumento rispetto all’anno precedente, ma che rimane ben al di sotto dei livelli prebellici, in cui oltre 4 milioni di visti erano stati emessi nel 2019. Paesi come Ungheria, Francia, Spagna e Italia continuano a rilasciare visti turistici ai cittadini russi in modo relativamente agevole.
Le nuove misure e il futuro della diplomazia russa
Le regole più severe sui visti fanno parte di un pacchetto di misure che mirano a ridurre il numero di russi che possono entrare nell’Unione Europea. Queste modifiche dovrebbero essere ufficialmente adottate e messe in atto entro questa settimana. Inoltre, nell’ambito del diciannovesimo pacchetto di sanzioni, l’UE intende limitare i movimenti dei diplomatici russi, obbligandoli a preavvisare i paesi in caso di spostamenti all’interno dell’Area Schengen, una mossa pensata per contrastare le attività di spionaggio sempre più aggressive da parte del Cremlino.
Strategie future dell’Unione Europea
La Commissione Europea si prepara anche a presentare una nuova strategia di visti per il blocco, che includerà raccomandazioni comuni per i vari stati membri. Tra queste, ci sarà l’invito a utilizzare la politica dei visti come strumento contro paesi considerati ostili, introducendo criteri più severi non solo per i russi, ma anche per altre nazionalità. Questa strategia è vista come un passo importante per garantire la sicurezza e l’integrità dell’Unione Europea nel contesto delle attuali tensioni geopolitiche.