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Dopo un lungo periodo di chiusura, le autorità dell’aviazione civile russa hanno comunicato che gli aeroporti chiusi a causa della guerra in Ucraina sono pronti a riaprire. La decisione finale, tuttavia, spetta al Ministero della Difesa, il quale deve confermare la sicurezza delle operazioni aeree.
La chiusura di ben undici aeroporti nelle regioni meridionali e centrali della Russia è avvenuta nel febbraio, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina.
Recentemente, tre di questi aeroporti hanno già ripreso le loro attività, ma gli altri otto rimangono ancora in attesa di un’autorizzazione ufficiale.
Situazione attuale degli aeroporti
Il direttore di Rosaviatsia, Dmitry Yadrov, ha dichiarato all’agenzia di stampa statale TASS che gli otto aeroporti rimasti sono “pronti a riaprire”. Tuttavia, ha sottolineato che è fondamentale ottenere l’approvazione del Ministero della Difesa prima di poter riprendere i voli. “Siamo in costante dialogo con il Ministero della Difesa” ha aggiunto Yadrov.
Aeroporti interessati
Tra gli aeroporti che attendono la riapertura ci sono quelli situati nelle regioni di Belgorod, Bryansk e Kursk, oltre a quelli nella Crimea annessa. Attualmente, il Ministero dei Trasporti russo, rappresentato dal ministro Andrei Nikitin, ha affermato che si stanno compiendo tutti i passi necessari per garantire la sicurezza e la prontezza degli aeroporti.
Impatto economico e sostenibilità
Nonostante le difficoltà legate alla chiusura, Rosaviatsia ha mantenuto il personale all’incirca al 90% dei livelli pre-in dieci aeroporti del sud della Russia, l’ente ha ricevuto finanziamenti pari a 11 miliardi di rubli (circa 139 milioni di dollari) per far fronte alle perdite economiche causate dalla sospensione delle attività.
La riapertura degli aeroporti non rappresenta solo un ritorno alla normalità per il settore dell’aviazione, ma è anche un segnale di speranza per un’economia che ha subito gravi danni a causa del conflitto. La ripresa delle operazioni aeree potrebbe facilitare i collegamenti regionali e l’afflusso di viaggiatori, stimolando così l’economia locale.
Reazioni della comunità internazionale
Il contesto internazionale rimane teso, con molteplici paesi che monitorano da vicino gli sviluppi in Russia e Ucraina. Mentre le autorità russe si preparano a riaprire gli aeroporti, la comunità internazionale continua a esprimere preoccupazione per la situazione in Ucraina e le possibili implicazioni di una ripresa delle attività aeree in un contesto di conflitto attivo.
In conclusione, mentre gli aeroporti russi si preparano a tornare operativi, la questione della sicurezza e dell’approvazione militare rimane cruciale. L’esito di questa situazione potrebbe avere ripercussioni significative non solo per il settore dell’aviazione, ma anche per l’economia russa nel suo complesso.