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Rodrigo Paz trionfa alle elezioni: un nuovo modello economico per la Bolivia in arrivo!

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Rodrigo Paz ha trionfato nelle elezioni presidenziali in Bolivia, presentando un programma di riforme economiche ambiziose e una visione innovativa per il futuro politico del paese.

Con un’elezione che segna una svolta storica, i cittadini boliviani hanno scelto Rodrigo Paz come nuovo presidente, chiudendo un’era di quasi vent’anni di governo del Movimento per il Socialismo (MAS). Questa transizione avviene in un contesto di crisi economica e di divisioni politiche profonde nel paese.

Paz, esponente del Partito Democratico Cristiano (PDC), ha ottenuto il 54,5% dei voti nel secondo turno delle elezioni, superando l’ex presidente ad interim Jorge “Tuto” Quiroga, che si è fermato al 45,4%.

Questa elezione è stata particolarmente significativa poiché è avvenuta dopo che il MAS aveva subito una pesante sconfitta nelle elezioni preliminari di agosto.

Il profilo di Rodrigo Paz

Rodrigo Paz, 58 anni, è figlio dell’ex presidente di sinistra Jaime Zamora. Dopo aver conseguito la laurea in economia negli Stati Uniti, è tornato in Bolivia dove ha intrapreso una carriera politica, ricoprendo ruoli come consigliere comunale e sindaco della città di Tarija. Nel 2020 è stato eletto senatore, consolidando ulteriormente la sua influenza nella politica nazionale.

Promesse e impegni

Nella sua campagna elettorale, Paz ha annunciato un approccio di “capitalismo per tutti”, impegnandosi a introdurre tagli fiscali, riduzioni tariffarie e una decentralizzazione della governance nazionale. Queste misure mirano a stimolare l’economia e a migliorare le condizioni di vita dei cittadini boliviani, che hanno affrontato un’inflazione annuale vicina al 25% e gravi carenze di beni essenziali come carburante e cibo.

Dopo la sua vittoria, il candidato vicepresidente Edmand Lara ha sottolineato l’importanza della unità e riconciliazione, evidenziando la necessità di stabilizzare i prezzi dei beni di prima necessità e di affrontare il problema della corruzione. “Dobbiamo garantire la disponibilità di diesel e benzina”, ha dichiarato Lara, mettendo in evidenza la sofferenza della popolazione.

Il contesto politico e sociale

La vittoria di Paz arriva in un momento difficile per la Bolivia, che ha visto un declino significativo delle sue finanze pubbliche e un aumento della povertà. Il governo precedente, guidato da Luis Arce, ha visto il proprio supporto eroso, specialmente dopo l’uscita dalla corsa elettorale di Evo Morales, il quale era stato un leader influente per molti anni.

Le sfide future

Una delle sfide più immediate per Paz sarà affrontare l’opposizione da parte di Morales, il quale continua a godere di un ampio consenso, in particolare tra le popolazioni indigene. Morales ha dichiarato che i due candidati in corsa rappresentano solo una ristretta parte della società boliviana, sottolineando che entrambi non incarnano il movimento popolare né quello indigeno.

La Bolivia, nota per aver vissuto un periodo di forte crescita economica e di inclusione sociale sotto la leadership di Morales, si trova ora a dover affrontare una crisi che ha visto i ricavi del settore energetico diminuire drasticamente, passando da 6,1 miliardi di dollari nel 2013 a soli 1,6 miliardi nel 2024. Questo calo ha contribuito a una carenza di valuta estera, ostacolando le importazioni di beni essenziali.

Prospettive di cambiamento

In questo clima turbolento, le promesse di Paz di apportare riforme economiche significative saranno messe alla prova. La sua posizione riguardo ai sussidi sui combustibili, che hanno comportato una spesa ingente per il governo, rimane ambigua. Paz ha accennato a possibilità di limitare tali sussidi ai gruppi più vulnerabili, un aspetto che potrebbe influenzare ulteriormente il panorama politico ed economico del paese.

La vittoria di Rodrigo Paz rappresenta un cambiamento significativo nel panorama politico boliviano. I prossimi mesi saranno cruciali per determinare se riuscirà a mantenere le sue promesse e a guidare il paese verso una ripresa economica.