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Un intervento tempestivo e coordinato
La serata di ieri ha visto un’operazione di salvataggio che ha messo in luce l’efficienza e la preparazione del Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna. Un arrampicatore, mentre si trovava sulla via di arrampicata “L’ombra della mia mano” a Punta Cusidore, ha incontrato gravi difficoltà durante la discesa.
A causa di un problema con la corda, l’uomo è rimasto bloccato in sospensione, senza possibilità di proseguire. La situazione ha richiesto un intervento immediato, attivando la Stazione di Nuoro del Soccorso Alpino.
La tecnologia al servizio del salvataggio
Grazie all’utilizzo di un drone dotato di camera termica, i soccorritori sono riusciti a localizzare rapidamente l’arrampicatore. Questo strumento ha dimostrato la sua utilità in situazioni di emergenza, consentendo di individuare la posizione dell’uomo in modo preciso. Contestualmente, è stato richiesto l’intervento dell’elicottero del Centro Sar dell’Aeronautica Militare, che ha tentato di raggiungere l’area delle operazioni. Tuttavia, le avverse condizioni meteorologiche hanno ostacolato il sbarco dei tecnici, complicando ulteriormente la situazione.
Il recupero all’alba
Nonostante le difficoltà, le operazioni di salvataggio sono riprese con le prime luci dell’alba. L’arrampicatore, insieme ai suoi compagni di cordata, è stato infine recuperato grazie all’intervento dell’elisoccorso dell’Areus, di base a Olbia. Sul posto erano presenti anche squadre del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e dei vigili del fuoco, pronte a supportare le operazioni. Questo intervento ha messo in evidenza non solo la bravura dei soccorritori, ma anche l’importanza della preparazione e della collaborazione tra diverse forze di soccorso in situazioni di emergenza.