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Stadio Milano: si guarda al 10 novembre, anche la procura monitora su vendita

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Milano, 30 set. (Adnkronos) - E' lunedì 10 novembre prossimo la data a cui tutti guardano, Procura di Milano compresa. Quarantatré giorni, a partire da oggi, per capire davvero quale sarà il destino di San Siro dopo il voto che ha spaccato il Consiglio comunale e su cui si ...

Milano, 30 set. (Adnkronos) – E' lunedì 10 novembre prossimo la data a cui tutti guardano, Procura di Milano compresa. Quarantatré giorni, a partire da oggi, per capire davvero quale sarà il destino di San Siro dopo il voto che ha spaccato il Consiglio comunale e su cui si divide anche la città. Solo poche ore fa, dopo una discussione fiume a Palazzo Marino, è arrivato il via libera alla vendita dello stadio Meazza a Inter e Milan: la delibera è passata con 24 favorevoli, 20 contrari (l'intero centrodestra senza Forza Italia) e due consiglieri che non hanno partecipato al voto.

Una sì alla vendita – dopo sei anni di discussioni, polemiche ed esposti – che ora andrà finalizzato con un atto notarile per fissare ogni dettaglio dell'operazione da 197 milioni di euro che riguarda anche l'area interno allo stadio. Ora, esposti e inchieste permettendo, l'ultimo atto deve arrivare in gran fretta, prima che scatti il vincolo (10 novembre) sul secondo anello rendendo di fatto impossibile la demolizione del Meazza. Un vincolo architettonico di vetustà (al compimento dei 70 anni) riconosciuto dalla Soprintendenza che vale solo nel caso il bene appartenga al pubblico e che 'evapora' nel passaggio di mani a un privato, come sta per accadere su San Siro. Ed è il solo 'paletto' riconosciuto poiché la Sovrintendenza non ha mai riconosciuto il vincolo di interesse culturale che, invece, sarebbe 'sine die' cioè a tempo indeterminato.

Un vincolo su cui la Procura di Milano – con il pool dedicato ai reati nel campo dell'Urbanistica – ha aperto un fascicolo la scorsa estate ma che ora, se i tempi verranno rispettati, viaggia verso l'archiviazione. Altro tema quello del prezzo su cui i pubblici ministeri si erano mossi su input di un esposto di un Comitato di cittadini. Eppure la cifra della vendita di 197 milione di euro è una cifra stimata dall'Agenzia delle Entrate e ritenuta "non sottostimata" dalle università Bocconi e Politecnico.

Solo con l'atto notarile ci sarà quel passaggio da pubblico a privato che comporterà la trasformazione di oltre 280mila metri quadrati di città, un cambiamento da qui al 2035: un nuovo impianto da 71.500 posti, distribuiti su due anelli e circondati da 140mila metri quadrati di parco. A disegnare il nuovo Meazza saranno gli architetti Norman Foster e David Manica, già noti anche per il nuovo Wembley di Londra.

Dopo la costruzione del nuovo impianto, che dovrebbe vedere la luce nel 2031, sarà abbattuto San Siro: ne resterà meno del 10 per cento. Una parte della Curva Sud, con annessa torre, sarà rifunzionalizzata. Esclusa la possibilità di costruire case, il resto dell'area sarà trasformata in una sorta di 'cittadella': da quanto trapela le squadre destineranno 43 mila metri quadrati di superficie lorda agli uffici, 20 mila a un hotel e 15 mila ai parcheggi. Nell'area ci saranno negozi e ristoranti, oltre al museo di Inter e Milan.