Roma, 20 mag (Adnkronos) – "Io ieri ho semplicemente fatto presente che cosa significa bocciare la legge di una Regione autonoma e dunque il perché a mio avviso sia un grave errore". Lo dice al Corriere della sera il ministro delle Regioni Roberto Calderoli dopo la bocciatura in Cdm della legge della provincia autonoma di Trento sul terzo mandato, sottolineando: "Una cosa sono le Regioni a statuto ordinario con competenza concorrente, ma cosa diversa sono le Regioni autonome in cui le norme discendono da una norma di rango costituzionale".
Calderoli spiega: "Valle d’Aosta e Bolzano hanno il limite di tre mandati, la Sardegna non ha limiti. La Sicilia ha il limite di due, ma perché è stato introdotto con legge costituzionale nel 2001. Se il legislatore avesse voluto introdurlo per tutti, lo avrebbe fatto. E l’elettorato passivo? Per votare ed essere eletto in Trentino e Valle d’Aosta bisogna avere almeno un anno di residenza diversamente da tutto il resto dell’Italia, ma in Alto Adige gli anni diventano quattro. E se risiedi per qualche tempo altrove, al rientro gli anni di attesa sono sempre quattro. C’è poco da fare, siamo di fronte alle specialità degli Statuti autonomi".
Il Cdm ha approvato la legge delega sui Lep: "La legge delega ha qualcosa di rivoluzionario. Nessuno, in 24 anni, era mai arrivato alla definizione dei Livelli essenziali di prestazioni. Avevamo cercato di metterli nella legge sull’autonomia, ma la Consulta aveva obiettato che i principi allora erano troppo generali. Ora abbiamo stabilito questi principi, per tutte le 14 materie, partendo dalle prestazioni", spiega Calderoli.