> > Ue: Mattarella, 'competitività sfida epocale per Europa, nessun d...

Ue: Mattarella, 'competitività sfida epocale per Europa, nessun dorma'

default featured image 3 1200x900

Coimbra, 14 mag. (Adnkronos) - "La competitività compare in cima all'agenda dei Governi europei e in quella delle Istituzioni comunitarie, è largamente considerata condizioni indispensabile all'approfondimento ulteriore del progetto di integrazione continentale, al rilan...

Coimbra, 14 mag. (Adnkronos) – "La competitività compare in cima all'agenda dei Governi europei e in quella delle Istituzioni comunitarie, è largamente considerata condizioni indispensabile all'approfondimento ulteriore del progetto di integrazione continentale, al rilancio strategico dell'Unione europea e alla preservazione di un'economia prospera per i suoi Stati membri e per i suoi cittadini. Abbiamo avuto la possibilità di ascoltare spunti di grande rilevanza e grande interesse da parte di Mario Draghi, il cui rapporto sul futuro della competitività europea sta già contribuendo ad orientare le politiche della Commissione europea per la nuova Europa degli anni a venire.

Un'Europa rinnovata, più competitiva, più resiliente, più presente nello scacchiere internazionale è una sfida epocale per il nostro continente, tanto più urgente se raffrontata a recenti evoluzioni degli equilibri mondiali". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiudendo a Coimbra il 18/mo Simposio Cotec insieme al Re di Spagna, Filippo VI, e al presidente della Repubblica del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa.

"Il nostro Simposio ha quindi il merito di lanciare un appello all'azione di grande attualità: è infatti urgente, direi prioritario, che l'Europa agisca, perchè stare fermi -ha evidenziato il Capo dello Stato- non è più un'opzione. Poc'anzi, la romanza che abbiamo ascoltato 'Nessun dorma', potrebbe applicarsi alla nostra Unione. I rischi dell'immobilismo sono ben evidenziati nel Rapporto Draghi, come in quello Letta sul futuro del Mercato interno. Le conseguenze ipotetiche per l'Europa, ad esempio in termini di arretramento delle condizioni materiali di benessere diffuso o di un allontanamento irreversibile dalla frontiera tecnologica, ne accrescerebbero anche la vulnerabilità sui piani strategico e geopolitico, riducendone la capacità di contrastare le perturbazioni così allarmanti nell'ordine internazionale. Scongiurare tali rischi è fondamentale".