Roma, 8 ago. (Adnkronos Salute) – “Non possiamo esimerci dall’esprimere profonda contrarietà e sconcerto per la decisione di includere tra i membri" del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag) "due esponenti notoriamente legati a posizioni antiscientifiche rispetto ai vaccini". Lo afferma in una nota Enrico Di Rosa, presidente della Società Italiana d’Igiene (SItI) che ha valutato "con attenzione" la nomina dei nuovi componenti del Nitag– il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni – "organismo fondamentale per indirizzare le politiche vaccinali del nostro Paese", si legge nella nota.
"Il Nitag, per sua natura, non è una sede di confronto ideologico né un’arena in cui bilanciare opinioni divergenti. È un organismo tecnico-scientifico che opera in base al principio delle evidenze, con il compito di orientare le strategie vaccinali fondando le proprie raccomandazioni su dati solidi, metodo rigoroso e competenza clinica ed epidemiologica. L’ingresso – continua la nota della SItI – in un consesso scientifico di chi sostiene tesi contrarie alle evidenze della scienza medica e a quanto pubblicato su riviste dotate di solida revisione delle prove di efficacia e sicurezza non arricchisce il dibattito, ma lo compromette nella sua autorevolezza. La presenza di soggetti che hanno attivamente contribuito alla diffusione di disinformazione in tema vaccinale rischia di produrre un grave danno comunicativo e culturale, legittimando posizioni antiscientifiche e minando la fiducia dei cittadini".
“Pur nella fermezza della nostra posizione su questo punto, valutiamo positivamente la presenza all’interno del nuovo Nitag di un nutrito gruppo di Igienisti e specialisti di Sanità pubblica di altissimo profilo scientifico e professionale, la cui esperienza e competenza saranno senza dubbio fondamentali per garantire la qualità delle raccomandazioni del comitato", aggiunge Di Rosa.
La Società Italiana d’Igiene, tuttavia, ritiene "necessario sottolineare che la composizione attuale del Nitag non rappresenta in modo completo ed esaustivo tutte le componenti fondamentali della rete nazionale dell’offerta vaccinale. In particolare, si segnala l’assenza – a parere della SItI, grave – di professionisti con responsabilità diretta nella gestione dei Servizi Vaccinali all’interno dei Dipartimenti di Prevenzione che rappresentano il cosiddetto 'ultimo miglio' del sistema: coloro che, nei territori, governano, attuano e rendono possibile l’implementazione concreta dell’offerta vaccinale. Tali figure, per il loro ruolo centrale nella programmazione, nella logistica, nella sorveglianza e nella comunicazione, sono indispensabili per garantire una governance realmente sostenibile e aderente alla realtà operativa del sistema vaccinale italiano.
Per queste ragioni, la Società Italiana d’Igiene "chiederà formalmente al ministro della Salute di integrare la composizione del Nitag garantendo una rappresentanza adeguata dei responsabili dei servizi vaccinali dei Dipartimenti di Prevenzione, nella convinzione che solo attraverso una composizione equilibrata, competente e coerente con l’organizzazione della Sanità pubblica sarà possibile affrontare le importanti sfide vaccinali dei prossimi anni", conclude la nota.