Tra diplomazia incerta e retorica bellica, le possibilità di un incontro tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin si intrecciano con i primi negoziati diretti tra Mosca e Kiev. L’appuntamento di giovedì a Istanbul rappresenta una prova di credibilità per entrambi i fronti, ma le condizioni politiche e militari rendono difficile immaginare una svolta immediata. Dal Cremlino, intanto, non arriva alcuna conferma sulla presenza del presidente russo, alimentando i dubbi su un possibile faccia a faccia e lasciando aperto il rischio che l’incontro possa sfumare.
Zelensky avverte: “Se Putin rifiuta incontro, mi aspetto forti sanzioni”
Il presidente ucraino ha invitato gli Stati Uniti a colpire Mosca con un nuovo, durissimo pacchetto di sanzioni nel caso in cui il presidente russo Vladimir Putin rifiutasse la proposta di un incontro in Turchia previsto per questa settimana. Secondo Zelensky, un eventuale rifiuto da parte del Cremlino rappresenterebbe un segnale inequivocabile della mancanza di volontà da parte della Russia di cercare una soluzione diplomatica al conflitto.
Zelensky cerca la via diplomatica: invocato l’aiuto di Lula per parlare con Putin
Il governo ucraino si è rivolto al Brasile chiedendo supporto diplomatico affinché il presidente russo Vladimir Putin partecipi al possibile incontro con Volodymyr Zelensky, previsto il prossimo giovedì 15 maggio a Istanbul.
L’appello di Kiev arriva in un momento cruciale: nonostante l’apertura manifestata dal Cremlino a un confronto diretto con l’Ucraina – una proposta accolta positivamente da Zelensky – da Mosca non è giunta alcuna conferma ufficiale sulla presenza del leader russo in Turchia.
Di fronte a questa incertezza, le autorità ucraine hanno chiesto al presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva di intervenire personalmente, facendo leva sul proprio profilo internazionale e sull’influenza diplomatica maturata negli ultimi mesi, per convincere Putin a sedersi fisicamente al tavolo dei negoziati.
La richiesta è stata avanzata nel corso di un colloquio tra il vice ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, e il ministro degli Esteri brasiliano, Mauro Vieira. Il nuovo appello a Lula giunge a distanza di mesi dal netto rifiuto di Zelensky alle precedenti proposte di mediazione provenienti da Brasília e a poche ore da un nuovo colloquio tra Lula e Putin, durante il quale il presidente brasiliano avrebbe sollecitato nuovamente il Cremlino a considerare un cessate il fuoco duraturo in Ucraina.