Vicenza, 5 set. (Adnkronos) – "Vicenzaoro è un’eccellenza nel mondo e negli anni si è sviluppata ed è diventata un punto di riferimento globale per questo settore, in cui siamo leader mondiali. Noi lavoriamo insieme a Vicenzaoro per selezionare gli incoming più adatti alle realtà italiane”. Lo ha detto Matteo Zoppas, presidente di Ice Agenzia, nella giornata inaugurale di Vicenzaoro September 2025, il salone internazionale dell’oreficeria e della gioielleria firmato Italian Exhibition Group – Ieg, in programma dal 5 al 9 settembre nel quartiere fieristico di Vicenza.
"Il settore ha visto una situazione anomala e atipica dal 2021 in poi – spiega – sia per quanto riguarda le questioni post covid che per la situazione normativa in Turchia che ha sfalsato un po' tutto il sistema. C'è infatti stata una grande fiammata di acquisti da parte della Turchia, per ragioni interne, e questo fenomeno, naturalmente, adesso sta leggermente rientrando. Siamo arrivati a 15 miliardi e mezzo di fatturato all'export in questo settore: un numero molto importante, pari a quasi il 50% in più rispetto agli anni passati. Oggi sta leggermente rientrando ma non è tornato ancora ai livelli originali".
"Oltre al calo dell’export che riguarda la Turchia, calano anche gli Stati Uniti – aggiunge Zoppas – e bisogna capire anche quanto è dovuto alla problematica dei dazi e quale sarà il risultato vero sul mercato. Siamo qui a guardare quello che succederà, sperando che il Made in Italy abbia una tenuta forte". In questo contesto "noi dobbiamo essere parte delle infrastrutture per la crescita e lo sviluppo del Made in Italy, così come viene fatto con la diplomazia della crescita, voluta molto dal ministro Tajani e quindi dal ministero degli Affari esteri del governo. Il lavoro di squadra che facciamo come Sace, Simest e Cassa depositi e prestiti – sottolinea – permette di contribuire a realtà come questa, portando i clienti a contatto con le nostre imprese e, nella fase di internazionalizzazione, portiamo anche le imprese all'estero a trovare i clienti".
Sui nuovi mercati a cui il comparto può rivolgersi per compensare le difficoltà legate ai dazi Usa, Zoppas spiega che "senza mai perdere l’attenzione sugli Stati Uniti, perché sono e rimangono un mercato strategico per il Made in Italy, altri sbocchi sono: il Sudamerica; l'Oriente, che ha una situazione in crescita nel breve termine che può aiutare molto; e tutta la parte africana che, col piano Mattei che viene portato avanti con molta incisività da parte del premier Giorgia Meloni, dà sicuramente uno sbocco futuro importante. I dati dell'export – conclude il presidente di Ice – dicono che nel 2024 siamo arrivati a fare 15 miliardi e mezzo di risultato, con una crescita del 40% rispetto al 2023. Una crescita che è però viziata dalla situazione turca. I primi cinque mesi del 2025 hanno evidenziato una leggera riduzione, sulla quale incidono soprattutto Turchia e Stati Uniti".