> > Action figure: tra collezionismo, arte e nostalgia nella cultura pop contempo...

Action figure: tra collezionismo, arte e nostalgia nella cultura pop contemporanea

action figure

Nel mondo del collezionismo moderno, poche passioni riescono a fondere con la stessa intensità arte, memoria e intrattenimento come quella per le action figure.

Nel mondo del collezionismo moderno, poche passioni riescono a fondere con la stessa intensità arte, memoria e intrattenimento come quella per le action figure. Nate come semplici giocattoli, queste miniature sono diventate nel tempo vere e proprie icone culturali, capaci di attraversare generazioni, mode e confini. Dai personaggi dei fumetti americani ai protagonisti degli anime giapponesi, le action figure rappresentano oggi un linguaggio universale per raccontare l’immaginario collettivo. Che si tratti di un Gundam in scala 1/60, di un Batman firmato Hot Toys o di un Chogokin vintage recuperato dopo anni di ricerca, ogni collezionista sa che non sta semplicemente acquistando un oggetto, ma un frammento di emozione. Le action figure, più di ogni altro manufatto della cultura pop, riescono a fondere la memoria del bambino che siamo stati con l’estetica dell’adulto che siamo diventati. Ed è proprio in questo equilibrio, tra gioco e arte, tra industria e sentimento, che risiede la loro forza senza tempo.

Collezionare action figure: un modo per raccontarsi

Collezionare action figure non è soltanto un hobby: è un modo per costruire una narrativa personale, perché alcune passioni non finiscono solo perché si diventa adulti, anzi, si rafforzano. Ogni collezionista segue un percorso unico, fatto di scelte, ricordi e passioni che si intrecciano. C’è chi si dedica interamente alle linee Marvel o Star Wars, chi esplora l’universo DC, e chi invece preferisce i personaggi degli anime giapponesi, come i Mobile Suit della saga Gundam, simbolo indiscusso della robotica nipponica.

Statue e figure da esposizione: la scultura incontra la cultura pop

Parallelamente, l’universo delle statue ha conquistato una propria nicchia d’élite. Mentre le action figure privilegiano la mobilità e la possibilità di posare i personaggi in mille modi diversi, le statue puntano sull’impatto estetico e sulla fedeltà assoluta all’opera originale. Realizzate in resina o polystone, spesso in tiratura limitata, sono destinate a un pubblico adulto che cerca non solo un simbolo di appartenenza, ma anche un investimento. Alcune statue di marchi come Prime 1 Studio o Sideshow Collectibles raggiungono quotazioni da capogiro, diventando il cuore pulsante di collezioni private curate con la stessa attenzione di una galleria d’arte.

Trading Card Game: il collezionismo in formato carta

Accanto a questo panorama visivo e tridimensionale, si muove un altro grande mondo parallelo: quello dei Trading Card Game, i giochi di carte collezionabili. Pokémon, Magic: The Gathering, Yu-Gi-Oh! sono nomi che evocano immediatamente duelli, strategie e la stessa passione per il collezionismo. Sebbene si tratti di un formato completamente diverso, l’essenza è la medesima: il desiderio di possedere, scambiare e valorizzare un frammento di fantasia.

Chogokin: l’anima metallica del collezionismo giapponese

Un capitolo a parte merita il fenomeno dei Chogokin, termine giapponese che significa “superlega”. Introdotto dalla Bandai negli anni Settanta, questo nome indicava originariamente una linea di robot in metallo ispirata ai mecha degli anime, come Mazinga Z e Jeeg Robot. A differenza delle action figure in plastica, i Chogokin trasmettono una sensazione di solidità e prestigio che li rende unici. Pesanti, metallici, con parti mobili e dettagli cromati, rappresentano la quintessenza del design giapponese applicato al giocattolo.

Tra arte, memoria e identità

Il fascino delle action figure non risiede solo nella loro materialità, ma anche nel potere evocativo che esercitano. Ogni pezzo racconta una storia: quella del personaggio che rappresenta, quella del collezionista che lo sceglie e quella della cultura pop che lo ha generato. Esibire una teca di figure Hot Toys o una fila di Gundam perfettamente assemblati significa mostrare una parte di sé, un’identità fatta di passioni e memorie condivise. È un linguaggio silenzioso ma eloquente, che unisce generazioni diverse e permette di dialogare senza parole.

In questo senso, il collezionismo contemporaneo è molto più di una semplice accumulazione di oggetti. È un atto di cura, un modo di custodire l’immaginario, un segno di nostalgia. Le action figure, con la loro capacità di condensare storie in pochi centimetri di spazio, rappresentano una forma d’arte accessibile, democratica e allo stesso tempo profondamente personale. Ogni linea, ogni accessorio, ogni espressione facciale scolpita è una testimonianza dell’abilità di artisti e scultori che lavorano dietro le quinte, traducendo in materia ciò che esiste solo sullo schermo o nella mente di chi sogna.