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Il governo della Spagna ha adottato una misura drastica nei confronti della piattaforma Airbnb, infliggendole una multa record di 64 milioni di euro. Questa decisione è stata presa a seguito della scoperta di oltre 65.000 annunci di alloggi turistici che non rispettavano le normative locali riguardanti le licenze. La sanzione, annunciata dal ministero dei Diritti sociali, mira a far fronte a una situazione che sta creando problematiche nel mercato immobiliare spagnolo.
Airbnb ha già dichiarato l’intenzione di presentare ricorso contro questa multa, che è stata definita dal governo come “definitiva” e significativa per il contesto attuale della crisi abitativa nel Paese.
Le irregolarità riscontrate negli annunci di Airbnb
Secondo l’amministrazione spagnola, la sanzione inflitta ad Airbnb corrisponde a sei volte il profitto illecito ottenuto dalla piattaforma durante il periodo in cui gli annunci sono stati attivi. Molti di questi alloggi non presentavano il numero di registrazione obbligatorio, mentre altri riportavano numeri falsi o non corrispondenti a quelli rilasciati dalle autorità. Inoltre, in alcuni casi, non veniva specificato se l’host fosse un professionista del settore o un privato, un dettaglio fondamentale che influenza le tutele per i clienti.
Le conseguenze del turismo di massa
Il proliferare di alloggi turistici illegali è visto come uno dei fattori che contribuiscono all’aumento dei canoni di locazione e all’espulsione dei residenti dai centri urbani. La Spagna ha registrato un incremento del turismo, con 85,7 milioni di visitatori internazionali tra gennaio e ottobre, un aumento del 3,5% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, questo fenomeno ha sollevato preoccupazioni tra i cittadini, che lamentano un impatto negativo sulla disponibilità di abitazioni e sull’accessibilità economica degli alloggi.
Il ruolo del governo e delle autorità locali
Il ministro dei Diritti sociali, Pablo Bustinduy, ha affermato che questa multa rappresenta un passo deciso verso il rafforzamento delle normative nel settore degli affitti brevi. “Nessuna azienda, per quanto grande o potente, può considerarsi al di sopra della legge”, ha dichiarato Bustinduy, sottolineando la necessità di proteggere le famiglie spagnole che vivono in condizioni di precarietà abitativa a causa delle pratiche scorrette di alcune piattaforme.
Azioni future e precedenti sanzioni
Questa azione contro Airbnb si inserisce in una serie di misure intraprese dal governo di Madrid per regolare il mercato degli affitti brevi. Già nel luglio, la Commissione nazionale dei mercati e della concorrenza aveva inflitto una multa di 413 milioni di euro a Booking.com per abuso di posizione dominante. A livello locale, il Comune di Barcellona ha pianificato di eliminare tutti gli appartamenti ad uso turistico entro il 2028, per riconvertirli a uso residenziale, in risposta alle richieste dei cittadini di limitare il turismo sfrenato.
La multa ad Airbnb rappresenta quindi non solo una sanzione economica, ma un chiaro segnale politico che potrebbe influenzare anche altre nazioni europee. La Spagna sta tracciando un percorso che potrebbe servire da esempio per affrontare le sfide legate agli affitti brevi e alla gestione del turismo, con l’obiettivo di garantire un equilibrio nel mercato immobiliare e proteggere i diritti dei residenti.