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Bayesian riemerso dal mare di Palermo: sollevamento completato dopo 10 mesi dal disastro

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Il veliero Bayesian, affondato la notte del 19 agosto a Porticello, è stato recuperato grazie alle gru Hebo Lift 10 e 2 ed è riemerso questa mattina.

Nella mattinata di oggi, sabato 21 giugno, si è conclusa con successo una complessa operazione di recupero nel porto di Porticello: il veliero Bayesian, affondato la notte del 19 agosto dello scorso anno, è stato finalmente sollevato e riemerso dall’acqua grazie all’intervento delle gru Hebo Lift 10 e 2. Dopo mesi di preparativi e delicati lavori subacquei, l’imbarcazione torna ora alla luce, segnando una tappa importante per le squadre coinvolte e per la comunità locale, che ha seguito con attenzione l’intera operazione.

Tragedia del Bayesian: sette le vittime

Nella notte del 19 agosto 2024, il superyacht Bayesian, lungo 56 metri, è affondato al largo di Porticello durante un violento temporale. In meno di un’ora il vento è passato da una lieve brezza a raffiche oltre gli 80 mph (circa 70 nodi). L’imbarcazione si è inclinata di 90° in meno di 15 secondi, riempiendosi d’acqua e capovolgendosi rapidamente.

A bordo c’erano 22 persone, tra cui 12 membri dell’equipaggio e 10 ospiti. Quindici riuscirono a salvarsi, mentre purtroppo sette persero la vita. Tra le vittime si annoverano l’imprenditore tecnologico britannico Mike Lynch, 59 anni, e sua figlia Hannah, 18 anni; la coppia Jonathan e Judy Bloomer, rispettivamente di 70 e 71 anni; l’avvocato Chris Morvillo e sua moglie Neda, oltre al cuoco dello yacht, Recaldo Thomas.

Bayesian, squadre al lavoro a Palermo: scafo fuori dall’acqua dopo 10 mesi

Lo scafo, affondato lo scorso agosto e rimasto sul fondale a 49 metri di profondità, è stato sollevato dalle gru Hebo Lift 10 e 2. L’albero maestro, alto 72 metri e recentemente reciso per agevolare le operazioni, è ancora sul fondo. Già ieri l’imbarcazione era stata portata parzialmente a galla per l’installazione di ulteriori cavi di sollevamento. Questa mattina lo scafo è stato completamente estratto dall’acqua ed è visibile dopo dieci mesi di permanenza sommersa.

Nell’area interessata dal recupero, diverse motovedette della Capitaneria di Porto hanno presieduto la zona per monitorare l’eventuale fuoriuscita di carburante dall’imbarcazione. Presenti anche tecnici dell’Arpa, supportati da droni dotati di sensori a raggi infrarossi, capaci di rilevare qualsiasi minimo segnale di inquinamento.

Oggi sul relitto saranno effettuati diversi test finalizzati a chiarire le cause del naufragio del superyacht:

“Saranno condotte prove tecniche richieste dal perito, che insieme alle analisi della procura, potranno aiutare a determinare la dinamica dell’incidente”, ha spiegato il Capitano Maltese.

Bayesian, domani il trasferimento a Termini Imerese per bonifiche e indagini

Il trasferimento del Bayesian verso il porto di Termini Imerese è previsto per domani. Lo ha confermato Michele Maltese, Capitano di vascello e direttore marittimo della Sicilia occidentale, a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera.

“Lì verranno effettuate le bonifiche da parte dei vigili del fuoco, seguite da attività di polizia giudiziaria”.

L’acqua presente all’interno dello scafo verrà gradualmente pompata fuori, mantenendo la struttura sospesa: questa condizione consentirà ai tecnici di effettuare una prima verifica per individuare eventuali perdite.

Completata questa fase, lo scafo sarà trasferito al porto di Termini Imerese dove, una volta ormeggiato, verrà sollevato lateralmente dall’Hebo Lift 10 all’interno di una struttura in acciaio appositamente predisposta in banchina. Il monitoraggio ambientale continuerà grazie all’impiego di personale specializzato e mezzi dedicati, che opereranno secondo un piano rigoroso di prevenzione contro l’inquinamento. A scopo precauzionale, è già stata posizionata una barriera anti-petrolio sopra il Bayesian, tra l’Hebo Lift 10 e due chiatte.

L’albero maestro, tagliato per agevolare il recupero e ancora adagiato sul fondale, sarà estratto tra domenica pomeriggio e lunedì mattina, per essere poi trasportato anch’esso a Termini Imerese. “Secondo i tecnici di Hebo, si tratta di un’operazione più semplice”, ha aggiunto Maltese.