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Bergamo, dramma familiare: figlia vive con madre morta in casa per un anno

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Bergamo, una donna di 60 anni ha occultato per un anno il cadavere della madre, deceduta a 101 anni nel luglio 2024.

Un caso sconvolgente ha scosso Bergamo: una donna è stata trovata morta in casa, ma a destare orrore è che fosse la figlia a tenerne il corpo nascosto per mesi. La vicenda, tra incredulità e sgomento, apre interrogativi sulle motivazioni dietro un gesto tanto estremo e sulle dinamiche familiari che possono portare a situazioni così tragiche. Le autorità indagano per chiarire le circostanze della morte della madre e i motivi che hanno spinto la figlia a nascondere il cadavere.

Bergamo, il macabro segreto in casa: figlia nasconde il cadavere della madre per un anno

A Bergamo è emerso un caso che ha lasciato senza parole la comunità: una donna di 60 anni ha nascosto in casa il cadavere della propria madre, deceduta circa un anno fa, continuando a vivere normalmente e a percepire la sua pensione. La vittima, Francesca Pettinato, aveva compiuto 101 anni nel luglio del 2024 e sarebbe morta nel settembre dello stesso anno.

La scoperta è avvenuta grazie all’intervento della polizia locale e dei vigili del fuoco in via De Gasperi, sollecitati dal fratello della defunta, residente a Genova, preoccupato per l’assenza di contatti con la sorella. L’abitazione è stata trovata in condizioni inquietanti: il corpo era ancora a letto, coperto da alcune coperte, in uno stato avanzato di decomposizione.

Bergamo, figlia tiene in casa il cadavere della madre morta da un anno: indagini e ricovero psichiatrico

Le autorità hanno effettuato tutti i rilievi necessari, coinvolgendo anche la Scientifica, mentre la salma della donna è stata affidata al medico legale e sottoposta ad autopsia per accertare le cause del decesso. La figlia, dipendente pubblica, è stata ricoverata nel reparto di psichiatria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII per valutazioni cliniche.

I vicini avevano più volte segnalato un odore sgradevole provenire dall’appartamento, ma senza immaginare la gravità della situazione. L’intervento definitivo delle forze dell’ordine è stato possibile solo grazie alla segnalazione del fratello della vittima, determinante per la scoperta di un caso che ha scosso l’intera città.