Venezia 14 mag. (askanews) – Nel Padiglione del Lussemburgo, Sonic investigations è un invito immersivo, gioioso e radicale a muovere l’attenzione dal visuale al sonoro. Nella società contemporanea, saturata di immagini, la vista spesso eclissa gli altri sensi che sono essenziali per comprendere le dinamiche non visibili attraverso la nostra relazione sensoriale con l’ambiente.
Ispirato dalla silent song 4’33”1 di John Cage, Sonic Investigations ci invita a chiudere gli occhi e ad ascoltare attivamente.
Con la curatela di Valentin Bansac, Mike Fritsch, Alice Loumeau, una traccia sonora si trova al centro del padiglione all’Arsenale nella Sala d’Arme al primo piano. Investigando i territori attraverso il suono, il progetto cerca di costruire nuove narrative che reimmaginino il Lussemburgo al di là delle prospettive antropocentriche. Una molteplicità di voci sono presenti nella traccia sonora, dal ronzio dei data center al silenzio della perdita della biodiversità, che ritraggono, tra le altre realtà, le foreste come spazi di scambio, infrastrutture di produzione energetica ed architetture della tecnologia digitale. Esplorando la coesistenza di reti complesse, questa composizione annulla i confini tra l’umano e il non-umano, il naturale e l’artificiale, il locale e il globale, dando voce alle entità ridotte al silenzio e ai sistemi dimenticati.
Sviluppata dall’artista sonoro e field recorder Ludwig Berger, la composizione intreccia una serie di registrazioni provenienti da varie località del Lussemburgo, invitando gli ascoltatori a esplorare lo spazio attraverso una nuova prospettiva auditiva. Le ricerche sul campo scaturiscono da incontri e visite con specialisti locali, includendo un ampio spettro di discipline, tra cui ecologia, scienze sociali, ingegneria, storia e data science.
Concentrandosi sui field recordings multiprospettici, la traccia sonora esamina criticamente le dinamiche del territorio lussemburghese, indagando il modo in cui la costruzione di progetti legati alla produzione di energia rinnovabile e di nuovi data center, ne stiano disegnando il paesaggio.
Il concetto di Ecotone – uno spazio di transizione tra due ecosistemi – guida il processo di field recordings, servendosi di spazi liminali per esplorare l’impatto dell’intervento umano sull’ambiente.