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Bologna, tragedia in bici: 78enne investito da un’auto pirata, è lo zio di Laura Pausini

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Investito in bici a Bologna, 78enne perde la vita dopo essere stato travolto da un’auto pirata; scatta la caccia al responsabile.

Una tranquilla domenica di sport e passione per la bici si è trasformata in tragedia alle porte di Bologna. In via degli Stradelli Guelfi, un violento incidente ha spezzato la vita di Ettore Pausini, 78 anni, zio della cantante Laura Pausini. L’uomo, ciclista esperto e molto conosciuto in città, è stato investito da un’auto pirata che, dopo l’impatto, è fuggita senza prestare soccorso.

Tragedia in via degli Stradelli Guelfi a Bologna: ciclista investito da un’auto pirata

Un drammatico incidente è avvenuto poco dopo le 13.30 lungo via degli Stradelli Guelfi, alla periferia est di Bologna. Il 78enne stava rientrando da una delle sue consuete uscite in bicicletta quando è stato violentemente investito da un’automobile che, dopo l’impatto, non si sarebbe fermata a prestare soccorso. Alcuni passanti, testimoni della scena, hanno descritto la bicicletta “volare via” e hanno immediatamente contattato i soccorsi.

Nonostante l’intervento del 118 e i tentativi di rianimazione proseguiti per oltre un’ora, l’uomo non ha mai ripreso conoscenza ed è deceduto sul posto.

L’investitore, alla guida di una Opel Astra di vecchio modello, si è dato alla fuga in direzione di San Lazzaro di Savena. Le forze dell’ordine hanno attivato posti di blocco e stanno analizzando le registrazioni delle telecamere per risalire al responsabile.

Bologna, in sella alla bici investito da un’auto in fuga: muore lo zio di Laura Pausini

Originario di Solarolo, Ettore Pausini era conosciuto non solo per il legame familiare con la celebre cantante ma anche per la sua storia personale di resilienza. Ex barbiere di piazza Azzarita a Bologna, era un punto di riferimento per amici e clienti. Dopo aver sconfitto un tumore, si era dedicato con passione all’associazione Onconauti, diventando testimonial nella riabilitazione di pazienti oncologici.

Chi lo conosceva lo descrive come una persona generosa, curiosa e amante della libertà, sempre pronta a sostenere gli altri con energia e sorriso. Stefano Giordani, presidente degli Onconauti, lo ha definito “un uomo immenso, un amico vero, capace di ispirare chiunque incontrasse”.

La sua scomparsa ha scosso profondamente la comunità di Bologna e Solarolo, che oggi si unisce nel dolore e nella speranza che il colpevole venga presto individuato e chiamato a rispondere del suo gesto.