> > C.sinistra: centro? Per Franceschini serve per vincere, riformisti Pd freddi

C.sinistra: centro? Per Franceschini serve per vincere, riformisti Pd freddi

default featured image 3 1200x900

Roma, 21 lug. (Adnkronos) - Una nebulosa. Di partiti distinti e in alcuni casi distanti, come Italia Viva e Azione. Di iniziative e start up in movimento. Come il progetto di una lista civica nazionale lanciato dall'assessore capitolino, Alessandro Onorato. Come il civismo pacifista e bergoglia...

Roma, 21 lug. (Adnkronos) – Una nebulosa. Di partiti distinti e in alcuni casi distanti, come Italia Viva e Azione. Di iniziative e start up in movimento. Come il progetto di una lista civica nazionale lanciato dall'assessore capitolino, Alessandro Onorato. Come il civismo pacifista e bergogliano della Rete civica solidale di Marco Tarquinio, Stefania Proietti e Paolo Ciani che si muove in parallelo all'impegno di Ernesto Maria Ruffini.

Per Dario Franceschini dalla capacità di fare sintesi nella 'frammentazione' della nebulosa centrista passa un pezzo della possibilità di vincere le prossime politiche per il centrosinistra. Goffredo Bettini ne è convinto da tempo. Matteo Renzi dice che ci sta lavorando. Ma il progetto non convince tutti. Se per Franceschini "per vincere sarebbe utile nascesse una forza moderata del centrosinistra", nel Pd l'area riformista è fredda.

"Non mi convincono le alchimie a tavolino", mette agli atti il senatore Alessandro Alfieri lasciando intendere che ci sono già i dem riformisti a presidiare il campo. "Noi continuiamo a fare politica dentro un Pd plurale e con cultura di governo. Ci sono tantissimi sindaci iscritti al Pd autenticamente riformisti. Guardo con attenzione a quello che succede nell'area di centro e auspico si possa costruire una coalizione credibile e vincente per il governo del Paese ma le alchimie fatte a tavolino non mi convincono per niente", osserva.

Franceschini ha un altro approccio e oggi ne ha parlato dopo alcune indiscrezioni su cui l'ex-ministro è intervenuto per "prevenire i retroscena estivi", rimarca. Rumors secondo cui sarebbe al lavoro con Renzi per un nuovo partito centrista e per preparare il terreno al prossimo candidato premier del centrosinistra. O meglio, candidata. E non sarebbe Elly Schlein. Nella disputa tra la segretaria del Pd e Giuseppe Conte (nel caso di una nuova legge elettorale con l'indicazione del candidato premier) potrebbe avere la meglio un profilo come quello della sindaca di Genova, Silvia Salis.

Franceschini puntualizza: "Io penso che per vincere sarebbe utile nascesse una forza moderata del centrosinistra che unisca e rafforzi un'area troppo frammentata. Tutto qui, perché è evidente che la mia casa è e resterà il Partito Democratico guidato da Elly Schlein".

Le indiscrezioni sulla sindaca Salis, eletta a Genova mettendo d'accordo tutte le forze d'opposizione in un campo extra-large, sono seguite sia al pressing di Matteo Renzi sul 'modello Salis' e agli attestati di stima che proprio Franceschini ha espresso nelle scorse settimane nei confronti della prima cittadina. Interpellato da Il Foglio sul possibile nuovo soggetto centrista, che potrebbe valere "il 10 per cento", e su chi potrebbe guidarlo, l'ex-ministro ha ipotizzato una rosa di nomi: “Alessandro Onorato è un nome, ma ci sono anche i sindaci come Gaetano Manfredi e la bravissima Silvia Salis di Genova”.