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Un vulcano sotto osservazione
I Campi Flegrei, un vasto complesso vulcanico situato tra Napoli e Pozzuoli, sono attualmente al centro dell’attenzione della comunità scientifica. Negli ultimi anni, l’area ha mostrato segni di crescente attività, con un aumento delle scosse sismiche e un innalzamento del suolo che destano preoccupazione tra i residenti e le autorità.
La Protezione Civile ha quindi deciso di aggiornare il piano nazionale di emergenza, stabilendo procedure dettagliate per affrontare un’eventuale eruzione.
Il piano di evacuazione
Il cuore della strategia di emergenza è l’evacuazione della popolazione, che dovrà avvenire entro un massimo di 72 ore dall’allerta. Questo piano prevede la suddivisione del territorio in “zona rossa” e “zona gialla”. La zona rossa comprende sette comuni, tra cui Pozzuoli e Bacoli, dove vivono circa 500.000 persone che dovranno evacuare immediatamente. La zona gialla, invece, include aree a rischio di ricaduta di cenere vulcanica, abitata da ulteriori 800.000 residenti, che potrebbero dover rimanere in casa o evacuare a seconda dell’intensità dell’eruzione.
Preparativi e misure di sicurezza
Per garantire un’evacuazione ordinata, i Comuni hanno predisposto Piani di Allontanamento che indicano i punti di raccolta, gli orari e i mezzi di trasporto disponibili. L’evacuazione avverrà in scaglioni, per evitare congestioni e garantire assistenza alle persone più vulnerabili. I cittadini evacuati saranno trasferiti in Regioni gemellate con la Campania, dove saranno accolti in strutture pubbliche, alberghi e scuole. La Protezione Civile, in collaborazione con Prefetture, Comuni e Forze dell’Ordine, gestirà l’emergenza, assicurando che ogni famiglia riceva informazioni tempestive tramite messaggi IT-alert, sirene e canali ufficiali.