Carola Rackete ha annunciato le proprie dimissioni dal Parlamento europeo. La comunicazione è stata diffusa dal gruppo The Left, di cui faceva parte, che ha confermato l’uscita dell’eurodeputata tedesca. Rackete, eletta con Die Linke, lascia il seggio a pochi mesi dalla fine della legislatura.
La decisione di Carola Rackete: dimissioni dopo un percorso intenso
Carola Rackete ha annunciato le proprie dimissioni dal Parlamento europeo. La comunicazione è arrivata attraverso una nota del gruppo The Left, che ha salutato l’eurodeputata tedesca eletta con Die Linke. Rackete ha spiegato che la decisione è stata presa in coerenza con l’impostazione iniziale del suo mandato: “Io e il mio team abbiamo discusso fin dall’inizio su come dare forma collettiva al mandato, e questo spirito si concretizza ora con le mie dimissioni”.
Attiva nel campo ambientale e migratorio, Rackete è nota per il suo ruolo nella ong Sea Watch e per essere stata coinvolta in una vicenda giudiziaria in Italia nel 2019, dopo lo sbarco di migranti a Lampedusa nonostante il divieto delle autorità italiane. In Parlamento europeo ha fatto parte delle commissioni Envi, Econ e Agri, occupandosi di politiche climatiche e sociali. Al termine del suo mandato, ha ringraziato gli elettori e i membri del partito per la fiducia ricevuta.
The Left e l’eredità di Carola Rackete: dimissioni che non fermano le convinzioni
Il gruppo The Left ha commentato le dimissioni di Carola Rackete dal Parlamento europeo esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto. In una nota, il co-presidente Martin Schirdewan (Die Linke) ha ricordato il contributo dell’eurodeputata tedesca, in particolare per l’attenzione riservata ai temi ambientali, ai diritti dei lavoratori e alle politiche migratorie dell’Unione Europea.
Secondo quanto dichiarato, Rackete ha portato nelle istituzioni europee la propria esperienza sul campo, maturata negli anni precedenti in attività legate al soccorso in mare. The Left ha infine precisato l’intenzione di proseguire su questa linea politica insieme al successore indicato da Die Linke, mantenendo l’impegno su clima, diritti sociali e migrazioni.