Roma, 11 nov. (Adnkronos) – "A due anni dal femminicidio di Giulia Cecchettin, il suo nome resta un simbolo e un richiamo alla responsabilità di tutti noi. Non possiamo permettere che la sua memoria si spenga: dobbiamo tenere vivo il rumore, perché quel rumore è la voce di chi chiede rispetto, diritti e libertà. Serve investire nella prevenzione, a partire dall’educazione al rispetto e alla parità di genere, perché il cambiamento culturale nasce dalle nuove generazioni".
Così il segretario nazionale Udc Antonio De Poli.
"Allo stesso tempo, dobbiamo rafforzare e sostenere i centri antiviolenza e tutte le realtà territoriali che ogni giorno offrono protezione e sostegno alle donne vittime di abusi. Solo così a mio avviso potremo costruire una società libera dalla violenza e fondata sulla pari dignità tra uomini e donne", conclude.