Roma, 10 apr. (Adnkronos) – "Sono da anni fautore di un dialogo e di un'alleanza tra Pd e 5Stelle. È una necessità, perché altrimenti i progressisti non vinceranno più. Ed è un'occasione, perché ognuno può prendere qualcosa di buono dall'altro. La Schlein si è mossa in questa direzione. Con coraggio e generosità, perché nel Pd non tutti la pensano così. Capisco che in certi momenti difficili, come quello attuale, ogni partito voglia far valere le proprie ragioni. Ma non va superata una soglia; l'attacco al Pd ha colpito un’intera comunità. Poi è difficile rimettere assieme i cocci, se la rottura tocca nel profondo i rispettivi elettorati". Così Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, si esprime sulle prospettive del centrosinistra in una intervista rilasciata alla Gazzetta del mezzogiorno
"Sulle battaglie condivise occorre andare avanti. C’è uno spazio grande per battere la destra attorno alla Meloni, che è divisa e ha svolto male il suo ruolo di governo. Nella competizione proporzionale europea è naturale sottolineare il proprio profilo autonomo. Senza, tuttavia, mancare di rispetto ai possibili alleati futuri. Altrimenti si scassa tutto. A Bari non so precisamente come siano andate le cose. Conte è apparso improvviso e unilaterale nel dichiarare la sua contrarietà alle primarie. Detto questo: è un uomo che ha guidato con equilibrio e saggezza con noi un governo nazionale in anni difficili. Spero in un’inversione immediata di rotta. Il dialogo? Ci deve essere calcolo e abilità, ma anche slancio, empatia, generosità, fiducia tra i leader. Il fattore umano conta più della convergenza o meno su un punto di programma. Lo dico sulla base della mia lunga esperienza", conclude.