Nel giorno in cui l’ANP (Autorità nazionale palestinese) condanna le violenti aggressioni da parte di coloni israeliani armati contro 4 attivisti (tre italiani e uno canadese), avvenuti in Cisgiordania, vicino a Gerico, https://www.notizie.it/italiani-feriti-cisgiordania-tajani-israele-li-fermi/?refresh_ce , il movimento Faz3a, a cui appartengono le vittime di questo raid, accende i riflettori sulla campagna contro la crescente violenza nell’area e lancia un appello alla comunità internazionale, dopo i fatti di ieri.
Secondo quanto viene riferito da Faz3a, 10 coloni israeliani armati hanno fatto irruzione, nelle prime ore di ieri mattina, nella casa dove alloggiavano i 4 attivisti, nella zona di Ein al-Duyuk, in area A (cioè l’area della Cisgiordania controllata dalla ANP, secondo gli accordi di Oslo del 1994). I coloni hanno aggredito i 4 attivisti, sottraendo loro telefoni, passaporti , carte di credito ed effetti personali. Dei 4, due hanno riportato ferite lievi, mentre uno ha lesioni più importanti ma nessuno è in pericolo di vita. “Si tratta di un attacco mirato deliberatamente a intimidire e punire la solidarietà internazionale basata sui diritti umani”, scrive Faz3a nella nota.
“Prima di andarsene, infatti, i coloni israeliani hanno minacciato gli attivisti ordinando loro di non tornare”, continua il movimento Faz3a che evidenzia come gli attacchi dei coloni nella zona colpita domenica mattina sia quella in cui il numero delle aggressioni è aumentato drasticamente negli ultimi 2 mesi, “a seguito dell’istituzione di un avamposto illegale”. Secondo le Nazioni Unite, il mese di novembre è stato il peggiore per la violenza dei coloni con 264 attacchi che hanno causato vittime o danni a proprietà.
Da qui la richiesta di Faz3a che rivolge un appello sia al governo italiano che a quello canadese, affinché “esercitino pressione diplomatica sulle autorità israeliani e di ritenere responsabili sia gli autori materiali dell’attacco sia le stesse autorità israeliane che consentono l’escalation delle violenze”. Un messaggio viene anche rivolto ai media: basta con il doppio standard. “Mentre l’attacco ai quattro attivisti internazionali ha ottenuto immediata visibilità – scrivono – , le comunità palestinesi aggredite quotidianamente restano in estremo pericolo e pressoché invisibili”.
Va ricordato, infine, che l’occupazione e la sottrazione di territori palestinesi è stata definita “illegale” dalla Corte di giustizia internazionale.