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Scena insolita in Vaticano: vigili del fuoco sul tetto della Cappella Sistina. C'entra il Conclave

Conclave Cappella Sistina

In Vaticano cresce l'attesa per l'inizio del Conclave. Oggi i Vigili del Fuoco sono saliti sul tetto della Cappella Sistina: i dettagli.

In Vaticano, l’atmosfera si carica di attesa in vista dell’inizio del Conclave, previsto per mercoledì 7 maggio, quando i cardinali si riuniranno per eleggere il nuovo Papa. Mentre cresce l’interesse per l’evento, oggi un intervento insolito ha attirato l’attenzione: i Vigili del Fuoco sono saliti sul tetto della Cappella Sistina. Cosa sta accadendo e quali sono le ragioni di questo intervento? Ecco cosa c’è dietro.

Verso il Conclave: ecco cosa sta per succedere

Mercoledì 7 maggio, alle 16:30, i fedeli di tutto il mondo, insieme a media e social, seguiranno uno degli eventi più significativi della storia della Chiesa: l’elezione del nuovo Papa. A partire da quel momento, i 133 cardinali elettori inizieranno il più antico e solenne procedimento elettorale, destinato a scegliere il 267esimo Pontefice.

Nel frattempo, continuano le Congregazioni generali, avviate il 22 aprile, dove i cardinali discutono aspetti logistici e formali. Ogni giorno, fino al 4 maggio, si celebrano messe in suffragio di Papa Francesco, mentre i preparativi per l’elezione proseguono.

Ad oggi, i cardinali elettori che parteciperanno al voto sono 133, con due defezioni per motivi di salute. Il cardinale spagnolo Antonio Cañizares Llovera, 79 anni, ha annunciato che non sarà presente, insieme al cardinale Angelo Becciu. Inizialmente, il cardinale bosniaco Vinko Puljić aveva rinunciato per motivi di salute, ma dopo l’ok dei medici, ha confermato la sua partecipazione.

Conclave, vigili del fuoco sul tetto della Cappella Sistina

L’attesa per l’inizio del Conclave cresce in Vaticano. Questa mattina, i Vigili del Fuoco hanno preparato il celebre comignolo sulla Cappella Sistina, da cui usciranno le tradizionali fumate nere o bianche, simbolo dell’esito delle votazioni cardinalizie.

Il comignolo sarà collegato a due stufe: una storica, risalente al 1939, per bruciare le schede degli scrutini, e una più moderna, del 2005, utilizzata per i fumogeni che daranno il colore della fumata: nero in caso di non elezione e bianco quando il nuovo Papa sarà scelto.

La storia delle fumate è ricca di aneddoti, con il colore talvolta difficile da distinguere all’inizio. Per evitare dubbi, a partire dall’elezione di Benedetto XVI nel 2005, è stato deciso di accompagnare la fumata bianca con il suono delle campane, un segnale inequivocabile dell’elezione del nuovo Pontefice.