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Un’onda di tensione si è sollevata a Birmingham, dove le autorità locali hanno deciso di escludere i tifosi della squadra di calcio israeliana Maccabi Tel Aviv da una partita di Europa League contro l’Aston Villa, prevista per il 6 novembre. Il divieto, giustificato da preoccupazioni di sicurezza, ha attirato critiche sia dal governo britannico che da diverse organizzazioni sportive e comunità ebraiche.
Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha espresso il suo disappunto riguardo alla decisione, definendola “sbagliata” e sottolineando che la funzione della polizia dovrebbe essere quella di garantire la sicurezza di tutti i tifosi, permettendo loro di assistere alle partite senza timore di violenza.
Critiche alla decisione delle autorità
In una dichiarazione rilasciata tramite il suo portavoce, Geraint Ellis, Starmer ha rivelato che il governo sta lavorando attivamente per ribaltare il provvedimento. Diverse figure politiche, tra cui Simon Foster, ufficiale responsabile della polizia di Birmingham, hanno chiesto un riesame immediato del divieto. Anche il sindaco locale, Richard Parker, ha esortato a trovare una soluzione che potesse consentire ai tifosi di partecipare, ipotizzando la possibilità che il governo copra alcune spese di sicurezza.
Le ragioni dietro la decisione
Il club di Premier League, Aston Villa, ha comunicato che le autorità hanno segnalato preoccupazioni legate alla sicurezza pubblica e alla gestione di potenziali proteste nel giorno della partita. La polizia delle West Midlands ha classificato l’evento come ad alto rischio, basandosi su informazioni attuali e su eventi passati, tra cui conflitti violenti avvenuti durante la partita tra Maccabi Tel Aviv e Ajax ad Amsterdam la scorsa stagione.
Il contesto delle tensioni tra tifosi
È importante notare che, sebbene i divieti di partecipazione non siano rari nel calcio europeo, questo caso specifico è anomalo poiché non esiste una storia di violenza tra i tifosi di Aston Villa e quelli del Maccabi. Tuttavia, i tifosi del Maccabi hanno attirato maggiore attenzione negli ultimi tempi, specialmente a causa del conflitto in Gaza. Gli scontri tra i tifosi del Maccabi e i residenti di Amsterdam durante una partita hanno portato a decine di arresti e a feriti gravi.
Eventi recenti in Europa
In un altro incidente che ha sollevato preoccupazioni simili, in Italia si è registrata una massiccia presenza di forze dell’ordine, persino con cecchini posizionati sui tetti, durante una partita di qualificazione ai Mondiali tra Italia e Israele. L’evento era stato classificato come ad alto rischio, soprattutto in seguito a una manifestazione pro-Palestina che si era svolta lo stesso giorno, culminando in scontri con la polizia.
Richiesta di intervento da parte di UEFA
Questa partita rappresenta il primo incontro in trasferta per il Maccabi Tel Aviv in Europa League dopo i disordini verificatisi in Grecia. Durante una partita contro il PAOK, circa 120 tifosi del Maccabi erano stati costretti a rimanere bloccati dietro un cordone di polizia prima di poter accedere allo stadio. La UEFA, l’organo di governo del calcio europeo, ha espresso il desiderio che le autorità britanniche garantiscano la possibilità ai tifosi israeliani di partecipare all’incontro in un ambiente sicuro e accogliente.
Il CEO del Maccabi Tel Aviv, Jack Angelides, ha dichiarato di essere rimasto “deluso” dalla decisione, evidenziando le implicazioni negative di tale scelta. Anche Emily Damari, una cittadina britannica di origine israeliana che ha sostenuto il Maccabi e il Tottenham, ha criticato il provvedimento. Ha affermato che il calcio dovrebbe unire le persone, piuttosto che dividerle, e ha esortato le autorità a riconsiderare la loro posizione.