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Una recente decisione di un tribunale di Los Angeles ha avuto un grande impatto sulla reputazione di Johnson & Johnson, costringendo l’azienda a risarcire la famiglia di Mae Moore, deceduta a causa di mesotelioma. Il verdetto, emesso lunedì scorso, ha stabilito che la società è responsabile per l’uso di polveri per bambini che, secondo l’accusa, contenevano fibre di asbesto, ritenute colpevoli di aver causato la malattia mortale.
Il verdetto e le sue implicazioni
La corte ha ordinato a Johnson & Johnson di versare un totale di 966 milioni di dollari alla famiglia di Moore, suddivisi in 16 milioni di dollari di danni compensatori e 950 milioni di dollari a titolo di danni punitivi. Questo caso rappresenta solo l’ultimo capitolo di una lunga serie di controversie legali riguardanti i prodotti a base di talco dell’azienda, sollevando interrogativi sulla loro sicurezza e sulla trasparenza nelle pratiche aziendali.
Le dichiarazioni di Johnson & Johnson
Erik Haas, vicepresidente della divisione legale di Johnson & Johnson, ha annunciato che l’azienda intende presentare immediatamente appello contro il verdetto, definendolo “egregio e incostituzionale”. Haas ha inoltre criticato gli avvocati della famiglia Moore, affermando che le loro argomentazioni si basano su quella che ha definito “scienza spazzatura” e che non avrebbe dovuto essere presentata in aula.
Un problema persistente
Nonostante la condanna, Johnson & Johnson ha reiterato la sua posizione secondo cui i suoi prodotti non contengono asbesto e non sono stati collegati a casi di cancro. Tuttavia, la compagnia non è nuova a simili controversie. Nel 2016, un tribunale del Missouri ordinò un risarcimento di 72 milioni di dollari alla famiglia di Jacqueline Fox, morta di cancro ovarico, e nel 2024 l’azienda accettò di pagare 700 milioni di dollari per risolvere accuse relative a misleading marketing sui suoi prodotti.
La transizione dai prodotti a base di talco
Di fronte a queste crescenti preoccupazioni, Johnson & Johnson ha interrotto la vendita di polveri per bambini a base di talco negli Stati Uniti nel 2020, optando per un prodotto a base di amido di mais. Entro il 2023, l’azienda ha completamente eliminato il talco dalle sue linee di prodotti.
La situazione legale attuale
Attualmente, Johnson & Johnson si trova ad affrontare oltre 67.000 cause da parte di persone che affermano di aver sviluppato cancro dopo aver utilizzato le sue polveri per talco. Sebbene la maggioranza di queste cause riguardi il cancro ovarico, ci sono anche un numero crescente di casi che contestano un collegamento tra il talco e il mesotelioma. L’azienda ha tentato di risolvere le cause legali attraverso un processo di fallimento, ma le sue proposte sono state bocciate più volte dai tribunali federali.
La prospettiva futura
La questione del mesotelioma rimane particolarmente delicata, con molte cause che avanzano nei tribunali statali. Negli ultimi anni, Johnson & Johnson ha subito diversi verdetti sfavorevoli in casi di mesotelioma, rendendo quello recente uno dei più significativi. Tuttavia, ci sono stati anche successi per l’azienda, come nel caso di una sentenza favorevole in Carolina del Sud, dove un giurì ha assolto la compagnia dalle accuse.
Nel complesso, le ripercussioni di questo verdetto potrebbero avere un impatto considerevole sul futuro di Johnson & Johnson e sulla fiducia dei consumatori nei suoi prodotti. Gli avvocati della famiglia Moore hanno espresso la speranza che questo risultato possa finalmente indurre l’azienda a prendersi le proprie responsabilità per le morti causate dai suoi prodotti. La battaglia legale continua, con molte altre cause in arrivo e una crescente attenzione pubblica sulla sicurezza dei prodotti a base di talco.