Roma, 18 lug (Adnkronos) – "I dazi al 30%, uniti alla svalutazione del dollaro, che pesa per un altro 13,5%, rappresentano un colpo letale per le nostre imprese . In questo scenario, il governo Meloni continua a mantenere un approccio remissivo, mentre i suoi alleati, che avevano salutato con giubilo la vittoria di Donald Trump, oggi sostengono che il vero problema non sono i dazi, ma le regole europee”.
Lo scrive in un articolo su Linkiesta.it il senatore del PD e membro della Assemblea parlamentare Nato Alberto Losacco.
Il problema, secondo il parlamentare dem, “non è solo economico, bensì di progressiva sottrazione della sovranità nazionale ed europea. Giorgia Meloni ha accettato senza contropartite la richiesta americana di aumentare le spese militari, che, se si continuano a frammentare le risorse in 27 eserciti nazionali, non rappresenta solo uno sperpero economico ma soprattutto una debolezza strategica. In questo passaggio storico”, scrive ancora il senatore PD, “l’Europa non può prescindere da un percorso che ci porti a una vera difesa comune, perché non esiste sovranità senza sicurezza condivisa”.
In tutto questo, sottolinea Losacco, “anche la Commissione europea ha le sue responsabilità. La Commissione von der Leyen si sta rivelando troppo debole e timorosa. L’Ue deve smettere di farsi dettare l’agenda e iniziare a costruirne una propria. L’Italia, e con essa l’Europa, non può permettersi di aspettare concessioni dagli USA né di affidarsi alla benevolenza di Trump. Se vogliamo trattare da pari a pari, dobbiamo essere credibili. E la credibilità si costruisce con l’autonomia e con la tutela della nostra sovranità, non con gli inviti alla cautela”, conclude il senatore dem.