Roma, 14 mag. (Adnkronos) – “Il ministro Urso è comparso oggi in quest’Aula con più di un mese ritardo rispetto alle nostre richieste e non ha detto nulla di significativo sui dazi, ha anzi confermato che il governo Meloni non ha una visione né una strategia, ma sta solo galleggiando mentre continua a fare propaganda.
Questo è un problema molto grave per le imprese e per i lavoratori italiani”. Lo ha detto in Aula il senatore Antonio Misiani, responsabile economia nella segreteria nazionale del Pd.
“I primi 100 giorni della Presidenza Trump – ha spiegato Misiani – sono stati un disastro epocale, se ne stanno rendendo conto gli elettori americani e speriamo se ne renda conto presto anche il governo Meloni. Trump ha ingaggiato la guerra commerciale più stupida della storia con dazi calcolati a casaccio che hanno dimostrato da subito tutta la loro pericolosità per le prospettive di crescita globale, per la stabilità dei mercati finanziari e per la credibilità degli Usa e dell’occidente. Uno spettacolo imbarazzante andato in onda dal 2 aprile. Ora il presidente americano di fronte al rischio di recessione sta facendo una penosa retromarcia, perché il sovranismo commerciale della destra non regge alla prova della realtà, produce recessione e inflazione e danneggia le condizioni di vita dei cittadini".
"Tuttavia, molti danni sono ormai stati fatti e rischiano di essere pesantissimi anche per l’Italia e su questo registriamo la mancanza di consapevolezza del governo e del ministro Urso. Gli Usa sono il secondo mercato di sbocco per l’Italia, con un avanzo commerciale di 39 mld di euro. Oggi i nostri prodotti scontano dazi reali al 20% , a causa anche della svalutazione del dollaro. Se i dazi non verranno revocati, perderemo mld di euro di esportazioni e di Pil e più di 50 mila posti di lavoro, in una situazione già grave per la caduta da oltre 26 mesi della produzione industriale. Di fronte a tutto questo oggi ci aspettavamo risposte chiare, una strategia, un piano, una proposta concreta con coperture. Il ministro Urso conferma invece che il governo è in ritardo, fa solo propaganda e non ha la più pallida idea di come tutelare il sistema produttivo italiano. E’ necessario per prima cosa fare gioco di squadra a livello Ue, mentre il governo sta andando a corrente alternata. Dovremmo diversificare i mercati per i nostri prodotti e predisporre un piano per sostenere il sistema economico, ma la promessa di Meloni di 25 miliardi è scomparsa dai radar. Soprattutto, abbiamo bisogno di una politica industriale degna di questo nome, mentre l’Ilva sta saltando per aria, le imprese non sanno che fare e il governo si concentra solo sulle banche, con una golden power su Unicredit che non sta né in cielo né in terra. Il mondo di prima – ha concluso Misiani – non tornerà e noi dovremmo attrezzarci”.