Donald Trump sin dal suo secondo insediamento alla Casa Bianca ha applicato una politica che punta ad applicare i dazi ai paesi che commerciano con gli Stati Uniti, in pratica un ultimatum a tutto il resto del mondo. E’ ancora sotto gli occhi di tutti la tabella con import-export per ogni singola nazione e le percentuali di dazi applicati, ora il Tycoon vuole andare oltre e variare queste cifre.
Come funzionano attualmente i Dazi USA
A partire dal 2 aprile, quando Donald Trump ha deciso di attuare la sua politica di dazi verso il resto del mondo praticamente ogni stato, fatti salvi Russia, Bielorussia, Cuba, Corea del Nord, Somalia e Burkina Faso, dove l’America non ha relazioni commerciali, ha subito questa decisione.
Ciò è risultato nell’attuazione di politiche commerciali diverse rispetto al passato, aprendo a nuove rotte che potessero offrire buona parte di quanto garantivano gli Stati Uniti a prezzi coerenti.
Al momento la situazione sembra essersi “quietata”e non ci sono stati ulteriori cambiamenti salvo per 3 Stati che subiranno un incremento rispetto al passato.
Quali sono gli stati colpiti dai nuovi dazi
Gli stati che rischiano di trovarsi con dazi aumentati, inibendo quindi il commercio, a partire dal prossimo 9 luglio, qualora non venissero trovati accordi commerciali sono 3: Lesotho, Cambogia e Laos.
In particolare questi paesi, come riporta SkyTG24 potrebbero vedersi applicare dazi che oscillano tra il 48 ed il 50%.
Dei tre quello più penalizzato è Lesotho che esporta per il 75% abbigliamento a basso costo e per il 25% diamanti. La mancanza di un accordo potrebbe mettere in serie difficoltà la nazione, il cui PIL è già molto basso.