Il delitto di Garlasco torna al centro dell’attenzione mediatica con nuovi sviluppi legati alla figura di Andrea Sempio e della sua famiglia. Al centro delle indagini c’è un appunto biglietto, sequestrato lo scorso maggio, che getta una luce sulle presunte manovre per archiviare il primo filone di indagine e coinvolge l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti.
Il “pizzino”, mostrato in esclusiva durante il Tg1 serale, contiene osservazioni e riflessioni della famiglia Sempio che gli inquirenti stanno ancora approfondendo, aprendo nuovi interrogativi sul caso e sulle dinamiche giudiziarie che lo hanno accompagnato negli anni.
Delitto Garlasco e il “pizzino”: contesto e approfondimenti nell’inchiesta
Oltre al contenuto del “pizzino”, gli investigatori stanno esaminando movimenti bancari risalenti a otto anni fa dei genitori di Sempio e contatti giudicati “opachi” con esponenti delle forze dell’ordine. Alcune intercettazioni dei dialoghi della famiglia non sarebbero state trascritte integralmente.
Il biglietto risalirebbe al febbraio 2017, prima della convocazione per l’interrogatorio di un amico del fratello di Chiara Poggi, informato anticipatamente sulle domande da porre. Come ricorda il Tg1, proprio quell’esposto della madre di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio della fidanzata, aveva portato ad aprire la prima inchiesta su Sempio, “che venne rapidamente archiviata dall’ex procuratore Venditti”.
Attualmente, il fascicolo e i materiali relativi all’appunto sono in possesso delle Procure, che ne stanno valutando il significato nell’ambito delle nuove indagini.
Delitto Garlasco: ecco il “pizzino” che parla dei presunti soldi all’ex procuratore
Un appunto manoscritto da Giuseppe Sempio, padre di Andrea Sempio, è stato mostrato in esclusiva durante il Tg1 serale. Il foglietto, sequestrato lo scorso maggio, è ora al centro di un fascicolo aperto dalla Procura di Brescia per presunta corruzione in atti giudiziari, che coinvolge l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti.
Nell’appunto si fa riferimento, con la scritta “Venditti GIP archivia x 20/30 euro”, a possibili manovre per archiviare il primo filone d’indagine sul delitto di Garlasco, in cui Andrea Sempio è indagato per omicidio in concorso. Altre frasi presenti sul foglietto includono “Cosa succede?” e “Se i Giarda presentano un’istanza di revisione a Brescia fatta bene”, che mostrano una serie di riflessioni e osservazioni della famiglia Sempio, che gli inquirenti stanno ancora analizzando.
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