Argomenti trattati
Un’importante operazione di recupero ha portato alla scoperta di un dipinto rubato durante la Seconda Guerra Mondiale. Il dipinto, Ritratto di una signora dell’artista italiano Giuseppe Ghislandi, era scomparso dalla collezione di un mercante d’arte ebreo. Le autorità argentine hanno avviato un’inchiesta sulla figlia di un ex ufficiale nazista dopo che il dipinto è riemerso da una delle loro proprietà.
La scoperta del dipinto scomparso
Il Ritratto di una signora, un’opera d’arte del XVIII secolo, è stato ritrovato grazie a un’inchiesta avviata dai giornalisti olandesi. Questo dipinto era stato rintracciato in un annuncio immobiliare che mostrava l’opera appesa sopra un divano in velluto verde. La notizia ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, che hanno immediatamente avviato un’operazione di ricerca.
Il dipinto era stato associato a Juan Carlos Cortegoso e sua moglie Patricia Kadgien, figlia dell’ex ufficiale nazista Friedrich Kadgien. L’inchiesta ha rivelato che Kadgien, fuggito dalla Germania alla fine della guerra, si era stabilito in Argentina portando con sé opere d’arte rubate da famiglie ebree.
La collezione di Jacques Goudstikker, un mercante d’arte olandese, è stata particolarmente presa di mira durante il regime nazista. Goudstikker, che aveva accumulato circa 1.400 opere, si trovò costretto a vendere gran parte della sua collezione ai funzionari nazisti. Il suo destino si concluse tragicamente nel 1940, mentre cercava di fuggire dall’Europa in preda al terrore del genocidio.
Le accuse e le indagini
Il procuratore Carlos Martinez ha confermato che Patricia Kadgien e suo marito sono accusati di aver tentato di nascondere il dipinto, ben sapendo che era oggetto di ricerca da parte della giustizia. “Hanno tentato di ostacolare il processo”, ha dichiarato Martinez. Dopo diverse irruzioni della polizia, la coppia ha infine restituito l’opera.
Le indagini hanno portato anche al ritrovamento di altre opere d’arte, sospettate di essere anch’esse rubate, in vari appartamenti di Kadgien e di sua sorella. La polizia ha confermato la scoperta di un arazzo che era collocato dove era stata fotografata l’opera di Ghislandi.
Le autorità locali hanno emesso un divieto di viaggio di 180 giorni per la coppia e hanno imposto loro di richiedere l’autorizzazione del tribunale prima di lasciare la propria abitazione. Le indagini sono ancora in corso e potrebbero portare a ulteriori sviluppi.
Le prospettive per il dipinto e la sua restituzione
Il dipinto Ritratto di una signora è attualmente sotto custodia e i procuratori hanno richiesto che venga esposto presso il Museo dell’Olocausto di Buenos Aires. Marei von Saher, erede di Goudstikker, ha già contattato l’FBI per assicurarsi che l’opera venga restituita ai legittimi proprietari. La scoperta e il recupero del dipinto non solo rappresentano una vittoria per la giustizia, ma anche una luce su un passato oscuro che continua a influenzare il presente.
Le autorità argentine si trovano ora di fronte alla sfida di restituire le opere d’arte rubate, un compito complesso che richiederà tempo e impegno. La storia del Ritratto di una signora è solo un capitolo di una narrazione più grande riguardante il recupero di opere d’arte rubate e la lotta per la giustizia da parte delle famiglie ebree.