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Tra i canali di Venezia brilla una nuova luce e non è il riflesso sull’acqua: è lo splendore di una stella – anzi due: quelle Michelin dello chef Gennaro Esposito, maestro della cucina mediterranea, che approda per la prima volta nella città lagunare per firmare il nuovo percorso gastronomico del ristorante La Bauta, all’interno del raffinato Nani Mocenigo Palace, boutique hotel cinque stelle lusso nel cuore del sestiere di Dorsoduro.
Viaggio di sapori
Un incontro che unisce due mondi: il romantico spleen veneziano e l’energia solare del Sud. Due anime che dialogano in un viaggio fatto di sapori, storia e bellezza. A La Bauta, Gennaro Esposito porta il suo linguaggio più vero: una cucina fatta di memoria e luce, capace di unire le tradizioni della laguna con quelle del Mediterraneo. A guidare la brigata, due giovani talenti già esperti: Raffaele Iasevoli, Executive Chef, con esperienze all’Hotel Le Meurice di Parigi e al fianco di Esposito nel progetto Evo Bistrot; e Raffaele Santoro, Pastry Chef, che ha attraversato Ibiza, Londra, Milano e Capri prima di approdare in laguna. «La mia cucina vuole essere un ponte – racconta Gennaro Esposito – tra il sapore del mare di casa e quello della laguna veneziana. Tradizione e innovazione che si guardano negli occhi e si riconoscono». Nei piatti, questo dialogo si percepisce chiaramente: il pesce fresco si accompagna alle erbe aromatiche del Sud, la tecnica si intreccia alla semplicità, la stagionalità guida ogni scelta. E i dessert firmati Santoro aggiungono un tocco di poesia dolce al percorso.
Un palazzo che racconta secoli di vita
Sul rio di San Trovaso, a due passi dallo squero dove nascono le gondole, il Nani Mocenigo Palace custodisce il fascino di un tempo sospeso. Le sue mura gotiche e i suoi affreschi settecenteschi raccontano di antiche famiglie – i Barbarigo, i Nani, i Mocenigo – e di una Venezia che non ha mai smesso di sedurre. Un tempo residenza nobiliare, poi sede dell’Università Ca’ Foscari e ultima location del Glass Museum Vitraria, oggi l’edificio è tornato a vivere grazie a un restauro che ne ha rispettato l’anima originaria. Dentro, il respiro del passato convive con la leggerezza del design contemporaneo: lampadari in vetro di Fabio Fornasier, affreschi di Jacopo Guarana, stucchi di Alessandro Vittoria. Ogni dettaglio parla di arte e di cura.Nel piccolo giardino interno, una vera da pozzo del XV secolo accoglie con la freschezza del dehor gli ospiti per una colazione al sole o un aperitivo immersi nel silenzio verde. Le 32 camere e suite, tutte diverse, si affacciano su canali, giardini o tetti veneziani, raccontando una Venezia intima e autentica. «Vogliamo che il Nani Mocenigo sia un luogo dove storia e gusto si incontrano», spiega Paolo Caffi, CEO del boutique hotel. «Con l’arrivo dello chef Esposito, completiamo un sogno di ospitalità a tutto tondo».
La cucina come ponte tra mondi
Con La Bauta, il Nani Mocenigo Palace conferma la sua vocazione di luogo dove arte e gusto si fondono in un’esperienza sensoriale. Ogni pasto diventa un viaggio attraverso le sfumature della città: i riflessi dell’acqua, i profumi del mercato di Rialto, il silenzio dei giardini nascosti. La cucina del rinomato chef Gennaro Esposito è, non solo una sicurezza, ma anche un omaggio al bello, al buono e al ben fatto: una dichiarazione d’amore a Venezia e alle sue tradizioni, interpretate con sensibilità ed esperienza.